Pontelandolfo – Cittadinanza onoraria a Gigi Di Fiore

Cittadinanza onoraria a Gigi Di Fiore

L’Amministrazione in sede di Consiglio Comunale, che per la speciale occasione si terrà presso la Sala Papa Giovanni Paolo II nel pomeriggio di venerdì 14 ottobre prossimo, conferisce al giornalista e saggista, scrittore e ricercatore storico Luigi Di Fiore detto Gigi, la cittadinanza onoraria di Pontelandolfo. Gigi nasce a Napoli il 2 gennaio del 1960, a soli ventitré anni, nel 1983, completa il suo percorso di studi con il conseguimento della laurea in giurisprudenza, ventiquattro mesi più tardi, già stringe in pugno la penna del giornalista professionista. E’ nel 1985 che ha inizio per il giovane Gigi una lunga carriera professionale costellata di successi e ricca di riconoscimenti e premi, tanti per essere qui elencati tutti. Pur carico di oberanti impegni per la passionale dinamicità con la quale interpreta la sua professione, non si lascia però assorbire completamente dall’attività giornalistica e trova modo e tempo per dedicarsi a un’altra sua passione: la ricerca storica. Si interessa di criminalità organizzata, ma soprattutto rivede nei suoi studi, la storia, i fatti e le vicissitudini che caratterizzarono il Risorgimento italiano. Particolare è la sua attenzione alle sorti di Pontelandolfo all’indomani dell’Unità d’Italia. E’ sulla fine del Regno delle Due Sicilie e sul fenomeno brigantaggio post unitario nelle aree meridionali che Gigi Di Fiore accende i riflettori per fare luce piena sulla verità storica degli accadimenti che portarono guasti e lutti nel Sud Italia. Ed è nel suo perpetuo ricercare, studiare, approfondire, che il giornalista storico partenopeo, tra l’altro, individua con certezza in Pier Eleonoro Negri il nome dell’ufficiale vicentino che al comando di un battaglione piemontese di 500 uomini, mise a ferro e fuoco Pontelandolfo e la sua gente all’alba del 14 agosto del 1861. Tante sono state le verità che Gigi ha scovato nei meandri dell’oblio della storia scritta dal vincitore. In tutto questo ricercare e pubblicare, Gigi ha avuto il grande merito di portare all’attenzione dei lettori italiani i drammatici accadimenti che, come detto, il 14 agosto 1861 portarono alla distruzione di Pontelandolfo, un paese intero bruciato e raso al suolo e centinaia di cittadini innocenti e inermi passati per le armi, suscitando commozione e sdegno. L’aver portato alla conoscenza di migliaia di lettori, di istituzioni, di associazioni, di autorità politiche, militari e scolastiche italiane, la strage impunita di Pontelandolfo all’indomani della unificazione nazionale, attraverso pubblicazioni di documenti e verità inedite, ha dato credibilità e ancor più forza a chi ha lottato perché mai più la storia del Risorgimento italiano dimenticasse i martiri di Pontelandolfo del 1861. Se oggi Pontelandolfo “Città Martire della sofferta e dolorosa Unità d’Italia”, ha potuto strapparsi di dosso il marchio infamante di “Paese di Briganti”, che ha ottenebrato l’immagine del paese per 150 lunghissimi anni, tanto deve alle fatiche di Gigi Di Fiore.

Gabriele Palladino

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