La Deputazione del Tesoro di San Gennaro

La Deputazione del Tesoro di San Gennaro

La Deputazione, è l’Organo di Governo della Cappella del Tesoro di San Gennaro, e sin dal 1601 tutela il “Tesoro”, contribuendo ad alimentare il Culto del Santo Patrono. La Deputazione ha le sue radici negli antichi “sedili” del Patriziato e del Popolo Napolitano, cui un tempo era affidato il governo della nostra Città. Difatti i “sedili” erano cinque: Capuana, Portanova, Montagna, Nido e Porto, oltre a quello del Popolo. E ciascuno di essi forniva due rappresentanti.
Dal 1811, in attuazione del “Bollettino delle Leggi”, emesso da Gioacchino Murat, la Deputazione è presieduta dal primo Cittadino di Napoli (Sindaco).

Cosicchè ancora oggi, in continuazione di questa solida e lunga tradizione, la Deputazione è così composta:
On. Luigi de Magistris – Presidente
Duca Don Riccardo Carafa d’Andria – Vice Presidente
Gr.Uff. Dott. Mariano Bruno
Conte di Castelrosso Don Agostino Caracciolo di Torchiarolo dei Principi di Avellino
Duca di Novoli Don Girolamo Carignani di Carignano
Don Augusto Cattaneo dei Principi di Sannicandro
Don Riccardo Imperiali dei Principi di Francavilla
Ing. Giampiero Martuscelli
Duca Don Giovanni Pignatelli della Leonessa dei Principi di Monteroduni
Marchese Don Pierluigi Sanfelice dei Duchi di Bagnoli dei Duchi di San Cipriano
Don Mario Carignani di Carignano dei Duchi di Novoli
Don Giuseppe Caracciolo di Brienza
mentre un Collegio di 12 Prelati Cappellani, presieduto dall’Abate Tesoriere, Monsignor Vincenzo De Gregorio, sovrintende ai riti ed a tutti gli aspetti religiosi connessi.
Le Bolle Papali, i Bollettini delle Leggi e lo Statuto interno, dal 1605 ad oggi, confermato il ruolo della Deputazione, sottolineando l’importanza che questa ha avuto, ed ha, per Napoli e per il Suo Santo Patrono.


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La storia della Cappella parte dal solenne voto, fatto dagli Eletti della Città al suo Santo il 13 gennaio 1527, per implorare salvezza dai terribili flagelli – peste, carestia e guerra – che in quei decenni minacciavano Napoli. Venivano così stanziate le prime risorse per la custodia delle Sacre Reliquie, e successivamente, nel 1601, veniva istituita la Deputazione col compito di avviare la costruzione di una nuova magnifica Cappella, quale degno spazio per il culto al Santo e la custodia delle sue Reliquie e dei doni, che con venerante riconoscenza, affluivano dalla nostra gente e dai potenti d’Europa. La costruzione, iniziata nel 1608, fu completata nel 1646, e la Cappella fu consacrata il 16 dicembre di quell’anno, dal Cardinale Ascanio Filomarino, accogliendo le Reliquie e le statue argentee dei Santi Compatroni.
Da allora la Deputazione non ha mai smesso di custodire e proteggere le preziose ampolle contenenti il sangue del Santo Martire, mantenendone vivo il culto, occupandosi anche della manutenzione della Cappella e degli annessi locali. Nel corso dei secoli essa ha seguito il formarsi di uno straordinario “Tesoro”, voluto dal popolo, e non solo, Tesoro che è un tutt’uno con il Culto stesso per il Santo.