Accoglienza migranti, affare d’oro per i privati

Accoglienza migranti, affare d’oro per i privati

L’accoglienza dei migranti è diventato un affare d’oro per i privati che entrano nella gestione del fenomeno migratorio. Circa il 70% degli oltre 100mila migranti giunti in Italia è ospitato in un Cas (Centro di accoglienza straordinario). Solo una minima parte è ospitato in un centro del Ministero dell’Interno in uno Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e affidato, sempre tramite bando, all’ente locale. Questo significa che nella stragrande maggioranza la gestione dell’accoglienza è affidata a soggetti privati, dopo aver partecipato a un bando della Prefettura. Sono albergatori, ristoratori, proprietari di case e cooperative che si danno da fare. E’ successo anche a Pontelandolfo che un privato trasforma un immobile di proprietà adibito a civile abitazione in casa di accoglienza dove in questo momento alloggia un nutrito gruppo di migranti extracomunitari. Niente di illegale per carità e non ce ne vogliano assolutamente i migranti in questione che rispettiamo e ci auguriamo per loro un futuro migliore, ma la vicenda ha destato sorpresa e scalpore, non senza sollevare fermento e polemiche in paese in quanto tutto è accaduto all’improvviso, all’insaputa di tutti, Amministrazione Comunale compresa. Da un giorno all’altro Pontelandolfo si ritrova ad ospitare non si sa quanti migranti, senza che nessuno ne avesse mai avuto notizia o sentore del loro arrivo. Il Sindaco Gianfranco Rinaldi ha colto l’apprensione e l’agitazione in seno alla comunità destata dalla vicenda, al fine di rasserenare gli animi di tutti e di non creare eccessivi allarmismi e preoccupazioni, ha inteso promuovere un incontro con la cittadinanza programmato per il pomeriggio di sabato prossimo presso la Sala Papa Giovanni Paolo II dove saranno affrontate insieme tematiche relative all’epocale flusso migratorio di questi ultimi anni e discutere sulle nuove normative che regolano l’accoglienza dei migranti extracomunitari. Questa occasione ci offre lo spunto per dire a voce alta – senza assolutamente fare riferimento al caso che interessa Pontelandolfo attualmente – che lo Stato deve mettere un freno e stoppare al più presto il business dell’accoglienza legato a organizzazioni di stampo malavitoso, perché oggi siamo ahimè in presenza di un vergognoso racket dell’accoglienza, dove per la gente senza scrupoli i poveri, sfortunati migranti valgono tanto oro quanto pesano.

Gabriele Palladino