Il fuoco in onore di “Santo Lardino”

Il fuoco in onore di “Santo Lardino”

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L’Associazione culturale murgantina “Adotta il Tuo Paese” strappa dagli artigli di un’era moderna che sta sbriciolando dalle fondamenta antiche prospettive, una delle tradizioni di secolare esistenza più significative e ricche di spiritualità della città di Morcone. Le fiamme purificatrici del fuoco in onore del Patrono “Santo Lardino” (San Bernardino), dall’anno 2012, dopo un periodo più o meno lungo di adozione presso località diverse del paese, grazie all’interessamento dell’Associazione del caparbio Presidente Ruggiero Cataldi, sono tornate a danzare nel cuore, un tempo pulsante, dell’antico borgo. E’ nella storica piazza in onore del Santo Patrono dedicata che quest’anno le lingue di fuoco innescate da un frammento di fiamma caduto dal cielo, simbolicamente, mentre riducevano in cenere la facciata del Convento dei frati Cappuccini, di legno, carta e cartone realizzata, accendevano nell’anima dei presenti quel fuoco interiore che tiene viva la fede e la volontà che la sorregge. Il fuoco delle fascine benedette adagiate tra le fiamme da molteplici associazioni locali, ha catturato l’attenzione dei numerosi astanti, diventando, come nel suo essere, centralità. Pensiamo all’atteggiamento che spontaneamente assumiamo quando ci mettiamo intorno ad un fuoco e al silenzio, fatto di ascolti senza parole, che si compenetra in noi; ecco questa è la centralità del fuoco che dà corpo ad un cerchio magico che unisce e affratella coloro che lo formano. Centralità che appartiene sempre più all’Associazione “Adotta il Tuo Paese” nel ruolo di custode e animatrice delle tradizioni e delle costumanze murgantine, per farle sopravvivere nella memoria comune, per recuperare l’identità danneggiata, per riscoprire le radici locali e i percorsi che hanno traghettato Morcone fino al Terzo Millennio. Il rituale si è concluso tra le mura della ex chiesa di San Bernardino con la distribuzione della tipica zuppa di legumi e carciofi, umile pasto che racchiude il sapore e il valore della tradizione.

Gabriele Palladino