Il re incontrastato della cucina sansalvatorese

Il re incontrastato della cucina sansalvatorese è sempre lui: lo Struppolo! Nelle piazze e nei vicoli del centro storico di San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, nel primo weekend di settembre, si rinnova l’appuntamento con l’evento enogastronomico per eccellenza che celebra il rustico sansalvatorese, accompagnato da vanti e peperoni quarantini, tutti prodotti agroalimentari tradizionali riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole.

 

Ormai giunta alla XIV edizione, la Festa dello Struppolo che nel 2016 si terrà dal 2 al 4 settembre, è organizzata dalla Pro Loco si pone come un’occasione unica per promuovere l’immagine del paese e della sua enogastronomia. La qualità e la genuinità dei prodotti utilizzati, secondo l’ormai consolidata tematica della filiera corta, e il rispetto dell’ambiente, attraverso l’utilizzo di stoviglie in materiale biodegradabile, restano punti cardine dell’evento che, anno dopo anno, si arricchisce di novità.

Nelle tre serate della Festa ai percorsi del gusto, che si snoderanno nelle strade del centro storico, si aggiungeranno la musica e le cene in piazza, il mercatino dell’agricoltura e dell’artigianato, le mostre e le visite guidate alla scoperta del territorio, i workshop e i laboratori didattici per i bambini.

Cucinare è un modo di comunicare; mescolare sapori incredibili con odori semplici ma a volte sorprendenti è una sfida continua. La Festa dello Struppolo è un’opportunità imperdibile per riscoprire la straordinaria ricchezza della cucina autoctona e per soddisfare anche i palati più sofisticati.

La Festa dello Struppolo è riconosciuta unica Ecofesta in Campania da Legambiente.
festa_dello_struppolo_san_salvatore_telesino_2015Lo struppolo è un’eccellenza unica del panorama gastronomico del Sannio. Ed è da secoli protagonista delle tavole del beneventano. I suoi ingredienti? Farina, uova, olio e sale, il tutto lavorato e impastato con maestria dalle massaie locali. La ricetta originale dello struppolo predilige un sapiente lavoro di braccia al lievito.

“Di forma tondeggiante ed oblunga, di colore dorato ed aspetto tozzo, del peso di circa 40-50gr.. Abbastanza sapido, leggermente speziato, si percepiscono delicatamente i gusti delle uova e dell’olio extravergine di oliva con cui è stato preparato” – è quanto si legge sul sito dell’ dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania che dal 2013 lo ha riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizione (PAT).

piatto struppoli

Una ricetta che si perde nella notte dei tempi, nel Museo Civico Archeologico di Telesia è, infatti, conservata un’epigrafe ritrovata durante gli scavi effettuati a San Salvatore Telesino sul sito dell’antica città di Telesia (prima importante centro sannita e poi fiorente città romana) che parla di un ricco banchetto a base di mulsum et crustulum offerto dal neoeletto seviro Manlio Rufio ai coloni telesini.

Lo struppolo – si legge sul sito della Regione Campania – non rientrava nell’alimentazione quotidiana data la grande quantità di olio e uova necessari per la preparazione; infatti era destinato insieme ai “vanti” (altro prodotto tipico di San Salvatore Telesino) a banchetti di matrimoni e feste come simbolo di abbondanza e ricchezza.