Sonnino, con tre storie misteriose

TRE STORIE MISTERIOSE, REALMENTE ACCADUTE ALLE PENDICI DEL MONTE DELLE FATE ( …da leggere al crepuscolo…)

Cari amici, oggi, nella rubrica dedicata alle vostre storie, torniamo tra i #MontiAusoni , e precisamente alle pendici del #MontedelleFate nel territorio di #Sonnino, con ben tre storie, a noi inviate dall’amico Alessandro Cipolla .
Pensiamo che il momento ideale per leggerle sia il #crepuscolo (per ricreare la magica atmosfera di quei luoghi selvaggi e misteriosi)…che nelle lunghe giornate d’ estate sembra non voler arrivare mai.
Nel ringraziare di cuore Alessandro per aver condiviso con noi i suoi preziosi ricordi, attendiamo i vostri bellissimi racconti…(nuovi ed antichi, ma che hanno come scenario il nostro fantastico territorio)…affinchè non vadano perduti per sempre.
Buona lettura!

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“E come promesso eccomi qui a raccontarvi ciò che mi capitò e che mi è capitato in quei luoghi così avvolti da mistero. Sono nato alla Contrada Cerreto che si trova alle pendici di monte delle Fate e di fronte casa mia paterna ci sono degli roccioni, molto alti chiamati ….#CalanchediSanNicola…difatti sono sede anche di un rudere incastonato nella roccia dedicato a detto Santo e costruito con alta probabilità nell’anno milleduecento, parallelamente alla costruzione dell’abbazia di #Fossanova! :

1. IL CANE FANTASMA ALLE CALANCHE SI SAN NICOLA.
Avro’ avuto circa sei anni e come tutti i bimbi di allora si giocava con ciò che madre natura offriva, ed in quel caso si trattava nel rincorrere le lucciole, per niente impaurito del buio, poiché nessuno ci incudeva tali paure ma anzi ci abituavano a convivere con la notte, vista che la nostra vita era fatta di pastorizia e che poteva essere il nostro futuro, quindi mentre ero intento a rincorrere tali creature, vedo che dal vecchio sentiero sottostante sta salendo un #cane di grandi proporzioni di colore bianco, a me di razza sconosciuta poichè in quelle zone mai visto, oggi posso dire che era un #maremmano !
Questo animale gira sulla sinistra e va a finire dietro una roccia isolata, benché la mia tenerissima età, comunque realizzo che doveva pure uscire da dietro quella roccia così isolata, ma, nulla di fatto, allora prendo delle pietre e le scaglio in direzione del posto , che peraltro da casa è a circa 50 metri ! Nulla di fatto e tutto finisce li, la stranezza che quell’episodio, diciamo banale, mi è rimasto sempre impresso, decenni dopo ormai adulto mi trovo a parlare col mio nonno materno, riguardo vicissitudini riferite a storie e leggende di quei luoghi, più che altro anche per tramandare e non far perdere il passato ! Ovviamente il passo è breve nel passare tra storia e racconti sicuramente di fantasia …lui racconta delle storie e sto per intervenire io e comincio col dire : ” una sera stavo giocando di fronte casa ed ….!!!!” Lui mi interrompe e fa: …”Ahhhh ho capito hai visto un grosso #canebianco che saliva dal sentiero vero ??” Mi si accappona la pelle, poiché come detto non avevo ancora esternato nulla, ed allora di rimando gli chiedo di come fa a sapere ciò che io avevo visto, e lui candidamente : ”e mica sei stato il primo a vederlo” molti di noi sono stati testimoni di tale visione in quel luogo !!!”.
In tempi recenti mi accorgo dell’importanza pure della presenza in quella roccia di una #croce, da me sempre notata , ma ignorata, ma che storia insegna il significato di dette croci trovate anche altrove.

Per saperne di più sul significato delle croci tracciate sulle rocce dai #briganti à https://www.facebook.com/misteripontini/photos/a.296183351039668/297103827614287/?type=3&theater

Finisce qui, ma poi riaffiorano altri episodi che li per li non gli dai fondamento, ma poi li ricordi e forse hanno un filo conduttore ed ecco un altro episodio :

2. I LAMENTI NEL POZZO. Mia zia, sorella di mio padre ancora nubile e che ovviamente viveva in casa con noi, sovente doveva andare a prendere acqua nel #pozzo vicino e, poiché non si aveva acqua in casa ed era terrorizzata dal fatto che in quel luogo, sentiva dei lamenti riconducibili al belato di una capra in difficoltà, allora mi portava con se per compagnia , un giorno mentre attingeva acqua, ecco che mi fa …” la senti ??” E’ li dentro quel frattone di rovi, non sentivo nulla ed allora mi prende per mano e mi avvicina ancora di più a quel luogo, e lei ” Senti!.. è qui dentro da qualche parte” , ma purtroppo non ho mai sentito nulla !
Vorrei sottolineare che questa zia era di provato equilibrio, poi sposata e madre vissuta serenamente fino a quasi i suoi novant’anni !

Dall’età di sette anni io non ho vissuto più li e con la mia famiglia, siamo scesi in pianura, ma il cuore è lassù… e…. sempre nel parlare disgregando quei muri di omertà, forse paura nel venire denigrati, vengo a sapere di altri fatterelli ed ecco questo episodio che a suo tempo mi fu raccontato dai miei cugini che ancora ci vivevano ma che però poi si sono sempre rifiutati di tornare su certi discorsi :

3. L’APPARIZIONE DELLA DONNA VELATA. un tardo pomeriggio stavano giocando in una radura poco distante da dove si trovano i ruderi dell’eremo in parola e dal punto dove io avevo visto il cane, ed a un certo punto vedono una signora china su se stessa, come se cogliesse dell’erba, li per li, la scambiano per una nostra zia che sovente raccoglieva tali erbe che poi cucinava e vendeva in paese, così incuriositi la chiamano e si avvicinano a lei, ma, lei si gira e loro rimangono impietriti, poiché non era chi si aspettavano di vedere, ma si trattava di una signora dal volto indefinibile avvolto da uno scialle , terrorizzati scappano ma nel voltarsi, lei non c’era più ! Per due sere successive il loro papà ha avuto modo di vedere in quel posto dei scintillii, sulla roccia adiacente, come una sorta di fuoco di artificio ! Questo mio zio peraltro per niente incline a tali credenze e per niente influenzabile, ma abituato a camminare in quei luoghi di notte , una sera lo misi alle strette, l’ho fatto confidare e lui stesso mi raccontò che per una sola volta ebbe un certo timore, poiché una notte tornando a casa, in prossimità di quei luoghi, improvvisamente ha visto una pianta fremere per più di qualche secondo come scossa da una qualcosa, eppure non c’erano animali, era estate con assoluta calma di vento! Tornando ai miei cugini, c’era presente pure una bambina con deficit cognitivi ma comunque testimone di tale visione !

Al momento mi fermo, significando che ciò vi ho raccontato non è sicuramente frutto di stupidi atteggiamenti mirati nello stare al centro di attenzioni ! La signora Angela Pacchiarotti al riguardo, mi conosce molto bene ! Sono peraltro agnostico e seguo con assidua attenzione quando sempre testimoniato e svelato dal CICAP , proprio per capire e non essere preda di fantasiose storielle. Peraltro e non per dire,ma, il lavoro da me fatto, esigeva alquanto equilibrio e no spazi a suggestioni, riguardo la quotidianità che affrontavo ove era mio compito la gestione di uomini e mezzi ambito la Forza Armata di mia appartenenza e tutto ciò per quasi 40 anni.
Si perdonerà se sono stato alquanto prolisso ed allego foto del sito ove sono stato testimone del fenomeno #GhostDog.
Un abbraccio amici cari “.

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