Auto, certificato di proprietà digitale

Il certificato di proprietà digitale dell’auto: cos’è e come funziona
Auto, certificato di proprietà digitale

Auto, certificato di proprietà digitale – iStockphoto.com

Dal 5 ottobre scorso il certificato di proprietà (CDP) cartaceo relativo agli autoveicoli è stato a tutti gli effetti sostituito dal certificato di proprietà digitale. Andiamo a vedere allora nel dettaglio come funziona il certificato digitale e quali sono gli obblighi per i possessori di un’autovettura.

Quando un utente richiede al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) l’iscrizione o il passaggio di proprietà di un veicolo, riceve un documento cartaceo attestante appunto l’iscrizione o il passaggio del veicolo in questione nel database del registro automobilistico. Tale documento, simile a una comune stampa, include un codice univoco e un codice QR, i quali possono essere utilizzati per verificare e consultare il certificato stesso sul sito dell’ACI. È bene ricordare infatti che, a partire dalla stessa data di entrata in vigore del certificato di proprietà digitale, l’ACI rappresenta l’unica depositaria di questo tipo di documentazione, la quale non viene quindi più gestita dalla Motorizzazione, come invece avveniva precedentemente.

La ricevuta del certificato consiste in un solo foglio stampato su carta normale, che non presenta ologrammi né è caratterizzato da una carta particolare, a differenza del vecchio certificato cartaceo. La parte alta del documento riporta la targa e la tipologia del veicolo, il nominativo dell’intestatario, la tipologia di richiesta (ad esempio un trasferimento di proprietà), il numero di registro progressivo della pratica e il nominativo dell’agenzia responsabile della pratica.

Si può verificare la corretta trascrizione o visualizzare il certificato digitale semplicemente utilizzando il codice QR presente, leggibile tramite apposite applicazioni per smartphone. O, in alternativa, si può consultare la documentazione collegandosi al sito web ACI e inserendo il codice univoco presente nella ricevuta. Il documento deve essere sempre conservato: in caso di smarrimento, ci si può rivolgere a uno degli sportelli ACI per riceverne una copia, anche per gli usi formali.

Per semplificare la comprensione del documento, l’agenzia può inoltre fornire copia del certificato digitale, che conserva a grandi linee lo stesso aspetto grafico del vecchio certificato di proprietà cartaceo. Ma attenzione: tale documento è valido solo ai fini di consultazione, e non può essere utilizzato per scopi diversi, per i quali bisogna richiedere una copia conforme all’uso.

Oltre ai dati anagrafici completi relativi all’intestatario del veicolo, il documento riporta anche i dati completi del veicolo nonché eventuali annotazioni, quali la presenza o meno di ipoteche oppure dei dispositivi antinquinamento.