La Guardia di Finanza ha chiuso il sito dasolo.info

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di Vincenzo Chierchia

Nuovo intervento delle forze di polizia contro i siti pirata, per bloccare download ritenuti illegali di musica e contenuti multimediali. Ill Nucleo di Polizia tributaria di Venezia della Guardia di Finanza – si legge in una nota – ha infatti inibito l’accesso internet dall’Italia al sito www.dasolo.info, tra i più noti portali italiani del falso multimediale (musica, film, serie televisive, software, videogiochi, libri, applicazioni etc.), con server allocato all’estero, ma amministrato direttamente da cittadini italiani. Il provvedimento di sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica di Venezia, è giunto al culmine di mirate indagini condotte dalla Fiamme gialle anche con l’ausilio tecnico della Fpm (Federazione contro la pirateria musicale e multimediale) e della Siae (Società italiana autori ed editori).

Decine di migliaia di visitatori – prosegue la nota Gdf – usavano regolarmente ogni giorno la piattaforma digitale per scaricare musica, film, videogiochi, software e prodotti editoriali, sempre aggiornatissimi anche con le ultime uscite commerciali e in contemporanea con le anteprime cinematografiche e musicali. Un portale con dimensioni tali da collocarsi tra i leader nazionali nello specifico settore con oltre 22mila accessi unici giornalieri ed un guadagno approssimativo di oltre 250 dollari al giorno, generati dalle forme di pubblicità contenute nel sito e dalle donazioni dei visitatori (con oltre l’85% di utenti italiani).

L’operazione – precisano i finanzieri – rappresenta un significativo salto di qualità delle indagini nel settore: oltre a inibire l’accesso al catalogo illegalmente offerto agli internauti, è stato segnalato all’Autorità giudiziaria il responsabile della moderazione delle sezioni del forum, che provvedeva a caricare sulla piattaforma i contenuti illegalmente offerti al pubblico. L’attività ha consentito, altresì, agli investigatori di acquisire preziose informazioni utili ad identificare e perseguire ulteriori uploader e gli effettivi ideatori e gestori del sito web, monitorando inoltre il costante flusso di denaro illegalmente percepito. Lo scambio illecito via internet di file contenenti opere tutelate dal diritto d’autore – conclude la nota – è una pratica che costituisce una grave turbativa del mercato legale e che fa venir meno rilevanti introiti per l’Erario.