Vermi e larve nel piatto

Vermi e larve nel piatto: gli italiani si ribellano, dubbi sui rischi

20 Gennaio 2023
Il 54% degli italiani è totalmente contrario agli insetti in tavola. Ma non è una questione di campanilismo alimentare: per Coldiretti ci sono rischi legati alla provenienza dei nuovi cibi

Marco Leardi

Menù del giorno: vermi, locuste e larve. L’Ue augura buon appetito. Dopo la fumata bianca arrivata dalle cucine di Bruxelles, nel piatto degli italiani sono pronte ad arrivare anche le larve del verme della farina. Nuovi alimenti per il Vecchio Continente e guai a fare gli schizzinosi: il novel food è amico della sostenibilità ambientale e pertanto – assicurano dall’Europa – profuma di futuro. Sarà. Per ora gli italiani preferiscono ancora il profumino di una bella lasagna e il forte scetticismo verso i cibi alternativi persiste.

Vermi e larve nel piatto: gli italiani dicono no

Come rivela un’indagine svolta dall’istituto Ixè per Coldiretti, infatti, il 54% dei nostri connazionali è totalmente contrario agli insetti in tavola. Il 24% è indifferente, il 16% è favorevole mentre il 6% non risponde. Locuste e vermi del resto non fanno parte della ricca tradizione gastronomica italiana e la loro introduzione col placet di Bruxelles ha comprensibilmente urtato il gusto di molti. Ma non è solo una questione di palato o di (sacrosanto) campanilismo alimentare. L’arrivo sulle tavole degli insetti solleva difatti interrogativi di carattere sanitario e salutistico, visto anche che la maggior parte di questi prodotti proviene da Paesi come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.

I rischi sugli insetti a tavola

Secondo Coldiretti è pertanto necessario garantire la trasparenza delle informazioni, sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul Paese di provenienza. Peraltro, larve e grilli in polvere potranno essere inseriti in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, ma anche nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato. Oppure nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre. Nello specifico, le larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus) congelate, in pasta, essiccate e in polvere potranno essere commercializzate in Ue come nuovo alimento dal 26 gennaio prossimo.

Insetti commestibili, quali sono

Le larve del verme della farina si aggiungono così ad altri tre alimenti alternativi che l’Ue aveva già approvato per l’arrivo sulle tavole: i vermi gialli della farina, i grilli domestici e le locuste migratorie. E chissà, forse la lista si allungherà di nuovo. Nel mondo si consumano infatti più di 1.900 specie di insetti e quelli più comunemente usati sono i coleotteri, i bruchi, le formiche, le cavallette, le cicale, le termiti e persino le mosche. Non vorremmo che qualcuno a Bruxelles si faccia venire strane idee in nome della sostenibilità green.

Il timore sulla carne sintetica

Senza fantasticare troppo o anticipare i tempi, invece, Coldiretti ha recentemente lanciato un allarme più concreto: quello che in Europa possano presto arrivare le prime richieste di via libera all’arrivo sulle tavole della carne sintetica. Dopo il via libera della Food and drug americana dello scorso novembre alla prima carne di pollo prodotta in laboratorio, si teme che anche l’Ue possa aprire un varco a questa possibilità. Il governo Meloni ha già assicurato che si opporrà alla produzione e all’eventuale commercializzazione di cibo sintetico.

 

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