I giorni dell’amore e della guerra

ECCOLO!!! L’attesissimo seguito de LA BASTARDA DEGLI SFORZA! Si intitola I GIORNI DELL’AMORE E DELLA GUERRA e questa è la copertina.

C.M.RUSSO

5231-Sovra.inddI giorni dell’amore e della guerra
di Carla Maria Russo

1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d’Italia, da Lorenzo Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l’alleanza non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l’ingegno di colei che le possiede.

Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo l’assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e scaltrezza per colpa di un uomo.

Proprio nei giorni della rischiosissima lotta contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo interesse.

Ma la Tygre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre con lo stesso furore che l’ha sempre sostenuta in battaglia.

Accecata dall’amore, non si rende conto che in molti tramano nell’ombra per privarla della reggenza sulla signoria di Forlì. Spetterà a Caterina scegliere tra la vita che crede di meritare e il ruolo per cui è nata. E non sarà una scelta facile.

Attraverso le vicende di Caterina Sforza, Carla Maria Russo ci regala un affresco magistrale dell’Italia tardo-quattrocentesca, epoca di donne e uomini mai dimenticati: da Leonardo da Vinci a Ludovico Sforza, dai Borgia a Beatrice d’Este.


 

Russo_La bastarda degli sforza pw pw.inddLa bastarda degli Sforza
di Carla Maria Russo

1463. In una Milano splendida e in subbuglio dopo l’ascesa al potere di Galeazzo Maria Sforza, tiranno crudele e spietato ma anche amante delle arti e della musica, nasce Caterina, figlia illegittima di Galeazzo, la quale fin da bambina dimostra qualità non comuni e uno spirito ribelle: impossibile imbrigliarla nell’educazione che sarebbe appropriata per una femmina, ama la caccia, la spada, la lotta.

Una sola regola sua nonna Bianca Maria riesce a inculcarle nell’animo: la necessità, per una nobildonna, di pagare il privilegio della sua nascita accettando il proprio destino, qualunque esso sia, per il bene del casato cui appartiene, anche a costo di tradire la propria natura. Per questo, quando è costretta a nozze forzate per salvare il ducato da una pericolosa guerra scatenata dal papa Sisto IV, Caterina subisce il matrimonio e, con esso, gli orrori perpetrati dal marito, che si rivela tanto violento quanto pavido e imbelle.

Quando però, dopo la morte improvvisa di Sisto IV, loro protettore, si troverà coinvolta in una serie di feroci scontri tra gruppi di potere e opposte fazioni, il suo palazzo assalito e distrutto, la vita sua e dei figli in gravissimo pericolo, ritroverà lo spirito battagliero e il coraggio indomabile di un tempo e combatterà come e meglio di un uomo, lasciando un segno così indelebile nella vita di chi la ama e di chi la odia da guadagnarsi l’appellativo di Tygre.

Sulla scia de La sposa normanna, il ritratto di una donna forte, guerriera e padrona del suo destino, l’affresco della Milano quattrocentesca negli anni dell’ascesa di Ludovico il Moro, la storia di un mondo del passato che ha inciso profondamente nel presente.


c m russoCarla Maria Russo
Chi Sono

Sono nata a Campobasso, in Molise, dove, stando alle cronache familiari, sono vissuta solo i miei primi quindici giorni di vita. Poi ho abitato in diverse altre città seguendo i trasferimenti di mio padre, agente di pubblica sicurezza, fino a quando, all’età di tredici anni, sono approdata a Milano, dalla quale non mi sono più mossa e che considero la mia città. Qui ho compiuto gli studi superiori nel liceo classico A. Manzoni e quelli universitari presso L’Università degli Studi, dove mi sono laureata in Lettere Moderne con una tesi in storia del Risorgimento.

Dopo la laurea, ho insegnato Italiano e Latino nel triennio del liceo, tornando come docente nello stesso liceo classico Manzoni che avevo frequentato come studente.

Agli inizi degli anni ’90 però ho deciso di lasciare l’insegnamento e dedicarmi ad altre attività con le quali mi piaceva misurarmi. Una di queste è stata la ricerca storica, mia antica passione, un’altra la scrittura. All’inizio ho scritto per me stessa, desiderosa di mantenere traccia delle storie nelle quali mi imbattevo attraverso le mie ricerche, così intense, appassionanti e vive da annullare il tempo e parlare all’uomo di ogni epoca. Perché ogni “vera” storia è sempre storia contemporanea. Poi, dietro sollecitazione di mia figlia Gaia, che frequentava allora le scuole medie, ho scritto di getto, nel corso del mese di vacanza estiva, un libro per ragazzi dal titolo Bartolomeo alla prima Crociata. L’entusiasmo con cui è stato accolto in famiglia e le insistenze di Gaia mi hanno convinto a presentarlo a una casa editrice, vincendo la timidezza e, soprattutto, il disagio di un rifiuto quanto mai possibile. Invece il libro è stato accettato e pubblicato da Mursia –scuola. Da quel momento è cominciata la mia avventura come scrittrice.

L’anno successivo ho pubblicato, con la stessa casa editrice, il romanzo Due Amici e un nemico e, nel 2002, Monlué, con San Paolo edizioni. Nel 2004 sono approdata a Il Battello a vapore con cui ho pubblicato Il mio amico Napoleone (2003) e Il segreto di Clelia (2011). Nel 2005 è uscito il mio primo romanzo per adulti, dal titolo La sposa Normanna, che ha riscosso fin da subito un grande successo. Vincitore del premio Città di Cuneo Primo Romanzo e del premio Feudo di Maida, non ha mai cessato di trovare consensi fra i lettori e ha sempre visto incrementare negli anni il suo successo. Una sorte molto simile è toccata a tutti i romanzi successivi: Il Cavaliere del Giglio, L’amante del Doge e Lola nascerà a diciott’anni, che ha vinto il premio letterario Fenice Europa.

Ma il premio che più mi gratifica in questo mio ruolo di scrittrice è il rapporto con i miei lettori, che mi scrivono numerosi e mi arricchiscono molto con il loro entusiasmo e considerazioni. Proprio ai loro dedicherò mio prossimo romanzo, in uscita nell’aprile 2012, e in particolare ai numerosissimi che hanno chiesto di scrivere un nuovo romanzo ambientato nel Medioevo. Vi comunicherò quanto prima il titolo e ne pubblicherò a puntate una parte sul mio sito e/o su facebook.

Proprio per avere un contatto più diretto con i miei lettori, infatti, ho deciso di aprirmi al mondo dei social network. Potete trovarmi su facebook e su twitter, piattaforme che utilizzerò per creare un canale preferenziale con chi mi segue da sempre, per dialogare, per scambiarci consigli e per diffondere dei contenuti esclusivi.