INCONTRO CON IL LICEO STATALE “G.M. GALANTI”

INCONTRO CON IL LICEO STATALE “G.M. GALANTI” DI CAMPOBASSO, 7 NOVEMBRE 2015

Dopo l’inaugurazione lo scorso 26 agosto dell’itinerario storico-turistico alla scoperta della “Città Martire”, nell’ambito del progetto integrato “1861 – I luoghi dell’Eccidio”, sabato 7 novembre Pontelandolfo ha accolto una folta rappresentanza del Liceo Statale “Giuseppe Maria Galanti” di Campobasso, un istituto superiore dalla storia antica e prestigiosa che, non a caso, porta il nome dell’intellettuale del secondo Settecento originario di S. Croce del Sannio, esponente dell’Illuminismo napoletano.
Come da programma, nella sala convegni “Papa Giovanni Paolo II” ad aprire l’incontro è stato il vice Sindaco del Comune, ing. Donato Addona, che ha dato il benvenuto alla scolaresca a nome dell’Amministrazione Comunale e ha spiegato l’impegno profuso sul territorio perché oggi Pontelandolfo potesse fregiarsi del riconoscimento di “Città Martire” dell’Unità d’Italia e liberarsi del marchio infamante di “paese di briganti”. Ha ricordato infatti che soltanto nel 2011, in occasione della solenne commemorazione del 150° anniversario dell’unificazione, la cittadina sannita ha ricevuto le scuse ufficiali dello Stato italiano per l’Eccidio compiuto nell’agosto del 1861 con la visita di Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni dei 150 anni, su delega dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
È stato il professore Renato Rinaldi, docente in pensione e cultore della storia locale, soprattutto quella risorgimentale, nelle vesti di Presidente dell’Associazione Culturale “Pontelandolfo Città Martire”, organizzatrice della manifestazione, a condurre gli studenti dentro la Storia, narrando come sono andati i “fatti” sulla base di una corposa bibliografia consultata e di ricerche personali condotte nel corso degli anni in gran parte presso l’archivio parrocchiale di Pontelandolfo, supportato e suffragato nelle sue scoperte dagli approfondimenti di altri ricercatori animati, come lui, dal puro amore per la verità storica. Come solo chi ha una lunga esperienza di insegnamento sa fare, il professore Rinaldi ha saputo far appassionare docenti e discenti presenti alle vicende di brigantaggio che nella rovente estate del 1861 hanno interessato Pontelandolfo e il vicino Comune di Casalduni, affratellati da una storia di sangue e repressione violenta, scandita in tre date memorabili: il 7 agosto, giorno della Messa in onore di San Donato, interrotta dall’irruzione della banda di briganti capeggiata dal cerretese Cosimo Giordano al grido di “Viva o Re”; l’11 agosto, giorno del massacro ad opera dei briganti del drappello di soldati al comando del tenente Bracci, giunto da Campobasso per sedare i disordini; e il 14 agosto, giorno della indiscriminata rappresaglia ordinata dal generale Cialdini, luogotenente delle province meridionali, per “punire” i due paesi insorti.
La riflessione è stato arricchita dal contributo dell’artista viterbese Riccardo Fortuna, che recentemente ha pubblicato un graphic novel ispirato alla strage, dal titolo “14 agosto 1861 … di Pontelandolfo e Casalduni non rimanga pietra su pietra”, che sta ottenendo un buon riscontro da parte della critica e del pubblico, anche presso le scuole sannite. L’intuizione di Fortuna è stata quella di trovare un mezzo espressivo innovativo e originale per avvicinare le nuove generazioni alla storia, non quella dei grandi eventi ma quella della gente comune, sfruttando la valenza comunicativa del fumetto, un genere più facilmente digeribile rispetto ai tradizionali manuali.
Al termine della discussione, le classi state guidate dai membri dell’Associazione “Pontelandolfo Città Martire” lungo il percorso storico approntato per far rivivere la memoria dei luoghi dell’eccidio, dal punto in cui insisteva la cappella di San Donato alla stele bronzea in onore dei martiri del 1861 in corso fratelli Rinaldi ai piedi della Torre medievale, da Piazza Concetta Biondi, simbolo delle vittime civili che pagarono a caro prezzo l’agognata Unità, alla via intitolata a Giuseppe Ferrari, il deputato milanese del Parlamento italiano che sollevò per la prima volta la questione nell’aula parlamentare, primo passo verso il ristabilimento della verità.
L’auspicio dell’intera comunità di Pontelandolfo è che iniziative come questa si replichino con maggiore frequenza per sensibilizzare e far conoscere questa triste pagina di storia spesso taciuta o dimenticata. L’auspicio è che Pontelandolfo sia inserita nel novero dei “luoghi della memoria”, luoghi fisici e immateriali carichi di significati, capaci di favorire il recupero di una più piena identità storica.
Il prossimo appuntamento promosso dall’Associazione “Pontelandolfo Città Martire” con l’obiettivo di aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza della storia locale è programmato per il 2 dicembre, data della requisitoria del Ferrari alla Camera dei Deputati a Torino in cui condannò aspramente gli errori commessi dal nuovo governo italiano a Pontelandolfo come in tante cittadine del Mezzogiorno d’Italia. Tutti gli aggiornamenti potranno essere seguiti sul sito: “www.pontelandolfonews.com” di cui è curatore il prof. Renato Rinaldi.

Mariavittoria Albini

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