Il libro di Orazio Ferrara

Il libro “Mediterraneo” di Orazio Ferrara

Per i tipi Ali Ribelli Edizioni è in libreria il libro di Orazio Ferrara: “Mediterraneo / Storie di cavalieri e di corsari / XII-XVIII secolo”.

Storie sbalzate a tutto tondo dal fluire dei secoli e dall’azzurra culla del Mediterraneo. A partire dalla fondazione della “domus Hospitalis Sancti Thomae martyris Acconensis”, che cominciò ad enuclearsi tra le fila dei crociati inglesi al seguito di re Riccardo Cuor di Leone, al tempo dell’assedio di San Giovanni d’Acri. Quell’Ordine, nel suo massimo fulgore, riuscirà a mettere in campo una forza di circa 5.000 armati, una forza non da poco nei delicati equilibri militari della Palestina di quei tempi fortunosi. Si prosegue con una storia del XIII secolo quando Messina restava ancora uno dei porti strategici per eccellenza della Cristianità per l’imbarco dei cavalieri dei vari ordini cavallereschi verso la Terra Santa. A quegli intrepidi cavalieri s’ispirò il re di Napoli e di Sicilia, Carlo I d’Angiò, per avere un ordine tutto suo, di cui egli fosse Gran Maestro. E nacque così, proprio in Messina, l’Ordine dei Cavalieri della Luna Crescente o della Mezzaluna. Forse il più esoterico tra gli Ordini cavallereschi.

Poi le storie della disfatta della flotta barbaresca dell’imprendibile corsaro Arrayz Soliman ad opera dell’ammiraglio siciliano don Luigi Requesens che vendicò l’affronto fatto a papa Giulio II sei anni prima, e della guerra tra l’imperatore Carlo V e il temibile corsaro Khayr al-Dīn Barbarossa, asserragliato nella sua Tunisi, che costò la vita a Geronimo II, quarto conte della città di Sarno della Casa Tuttavilla, uno dei migliori capi militari italiani del tempo e su cui l’impero aveva contato fino a quel momento per le sue fortune guerresche.

Per passare alla “Battle of Pantalarea” come la nominano gli storici inglesi, avvenuta il 13 luglio dell’anno 1586, che rappresentò, per quegli stessi storici, un valido test navale per battere di lì a qualche anno, l’Invincibile Armada spagnola. Ma segnò anche il tramonto della galea da guerra e l’inizio della fortuna bellica della nave di linea armata. Infine la battaglia navale, avvenuta nelle acque di Marbella il 7 novembre 1736, che fu una limpida vittoria della marineria dei cavalieri dell’Ordine di Malta. Essa significò la fine di Soliman Rais Pantelleresco, un rinnegato cristiano divenuto ammiraglio e l’inizio del crepuscolo della marineria da corsa della Reggenza d’Algeri.

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“Mediterraneo / Storie di cavalieri e di corsari / XII-XVIII secolo” per la collana Saggistica / Storia Marittima di Ali Ribelli Edizioni. Il libro, di 88 pp. avorio 100 gr., illustrato, in edizione cartacea e in edizione digitale (eBook), rispettivamente a € 8.00 e € 2.39, è distribuito in tutte le librerie ed è acquistabile anche online sul sito della Casa Editrice (aliribelli.com) e sui principali portali di libri online.