Controllano le distanze di sicurezza

La verità sui militari in spiaggia

Polemica sulla foto dei militari (armati) sulla spiaggia di Ventimiglia. “Lì contro gli assembramenti”. Ma la verità è un’altra
Matteo Carnieletto – Mar, 28/07/2020

Droni che inseguono runner e pattuglie anti Covid. Ne abbiamo viste di tutti i colori in questa pandemia. Il dispiegamento di forze è stato una costante del lockdown.

Mi ricordo quando, un giorno di aprile, ero in macchina per andare al lavoro. Faceva caldo, i finestrini erano abbassati e la musica suonava. Un assaggio, seppur piccolo, di libertà. Ma ecco che, poco davanti a me, vedo due macchine ferme e, accanto a lor, alcuni carabinieri armati. Un vero e proprio posto di blocco, pensato per fermare chissà quale bandiato. In realtà era fatto solo per controllare le tanto famose (e famigerate) autocertificazioni. Dopo i posti di blocco, ora i soldati in spiaggia.

Ma è davvero così? Due giorni fa, il quotidiano La Stampa ha pubblicato la foto di alcuni soldati del 32esimo genio guastatori della Brigata taurinense presidiare le spiagge di Ventimiglia: “Con l’emergenza coronavirus invitano anche i bagnanti a rispettare le distanze di sicurezza previste dai protocolli anti-Covid”, si legge sul sito del quotidiano. Ovviamente, molti hanno pensato: ma cosa ci fanno dei militari, vestiti con giubbotto antiproiettile e anfibi, a presidiare le nostre spiagge? È davvero necessario? Bastava leggere l’articolo apparso sull’edizione cartacea del quotidiano per comprendere che la verità era un’altra, come ha spiegato il maggiore Elvio Pascale: “Il nostro compito non è quello di presidiare le spiagge. Ma la presenza dei nostri uomni nelle zone più trafficate è utile per raccogliere richieste di aiuto e per supportare le altre forze dell’ordine in caso di intervento”. Come dire: i militari presidiano il territorio, come fanno con Strade sicure, ma non hanno il compito di controllare gli assembramenti.

I militari infatti si trovano infatti a Ventimiglia principalmente per controllare i movimenti dei migranti, che si spostano tra il nostro Paese e la Francia, e all’interno della missione Strade sicure, che proprio ad agosto compirà 12 anni.

Nella serata di ieri, inoltre, un comunicato dello Stato maggiore dell’esercito ha fatto sapere che “i servizi di presidio dell’Operazione ‘Strade sicure’ sono condotti nella città di Ventimiglia come in altre città costiere della penisola, ma non prevedono disposizioni operative per il pattugliamento delle spiagge”. Ma non solo: “Le immagini diffuse si riferiscono a un intervento occasionale, non operativo, finalizzato alla realizzazione di un’attività giornalistica presso Ventimiglia. Tali immagini, pertanto, non corrispondono alla complessità delle attività legate all’operazione ‘Strade sicure’, che sono sempre condotte su disposizione delle autorità competenti”.

Molto rumore per nulla, insomma. Come spesso è accaduto in questi ultimi mesi…

 

Militari con mitra e anfibi in spiaggia a Ventimiglia: “Controllano le distanze di sicurezza e i migranti la fanno da padroni”

Lascia interdetti l’immagine dei militari armati di mitra sulla spiaggia di Ventimiglia per il controllo dei bagnanti in ottica Covid mentre la città è sotto scacco da parte dei migranti
Francesca Galici – Lun, 27/07/2020

In una torrida giornata domenicale di fine luglio, i bagnanti di Ventimiglia hanno assistito a una scena surreale, degna di un film. Chi è riuscito a raggiungere le spiagge della Riviera di Ponente nonostante i blocchi stradali che da settimane paralizzano la Liguria, nella città di confine in provincia di Imperia si è trovato davanti gli uomini e le donne del 32° Reggimento di Fanteria della Brigata Taurinense in marcia sulla sabbia, come testimoniato dal video de La Stampa.

Ai bagnanti in costume che cercavano un po’ di refrigerio, i militari dell’esercito si sono presentati con mimetica d’ordinanza, anfibi tattici e mitra, con immancabile mascherina. C’è chi ha pensato al peggio quando se li è trovati davanti ma quando i militari si sono diretti nella porzione di spiaggia più affollata di Ventimiglia, il motivo della loro presenza è stato chiaro a tutti: i soldati della fanteria sono stati schierati in spiaggia per far rispettare le norme anti-Covid ed evitare gli assembramenti. “Cercate di evitare gli assembramenti, se state insieme e troppo vicini usate la mascherina”, dicevano gli uomini addestrati per la protezione del Paese, che che sotto il sole cocente si sono trasformati in vigilantes dell’ordine pubblico.

Il 32° Reggimento di Fanteria della Brigata Taurinense è di stanza a Fossano, in provincia di Cuneo, ed è da tempo impegnato nei posti di frontiera lungo la direttrice Italia-Francia per il controllo dell’immigrazione irregolare. Nei mesi estivi vengono impegnati sul territorio per il controllo della pubblica sicurezza nelle giornate con il maggiore afflusso per garantire la tranquillità dei cittadini e dei turisti. Vederli avanzare in assetto armato sull’arenile tra i bagnanti per ammonire il mancato rispetto delle distanze è stato una sorpresa, non particolarmente gradita.

“Ho presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Lamorgese per sapere quali azioni intenda intraprendere perché si rimedi alla situazione, ai limiti di sostenibilità, di Ventimiglia, dove ormai da settimane i migranti sono tornati a farla da padroni”, ha detto Flavio Di Muro della Lega. In relazione a questo, il deputato non ha potuto fare a meno di commentare le immagini della fanteria armata in spiagga: “Assistiamo al paradosso per cui i nostri Alpini vengono mandati in mimetica e scarponi sulle spiagge di Ventimiglia, sembrerebbe per controllare se i bagnanti e i turisti osservino le distanze di sicurezza o usino la mascherina. Un’assurdità intollerabile che ha come effetto quello di un ulteriore disincentivo al nostro turismo a tutto vantaggio delle località della confinante Costa Azzurra”.

Ventimiglia in balia dei migranti. Ma i buonisti linciano la polizia
A intervenire è stata anche Sonia Viale, vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla sanità: “Colpiscono e lasciano interdetti le immagini estive delle nostre spiagge associate alla presenza di militari armati e in tuta mimetica sulle spiagge tra le famiglie. Sappiamo che durante il periodo del lockdown è stato richiesto l’impiego dell’esercito ma era una situazione eccezionale, oggi e in questo contesto appare stravolto e abnorme”. La comprensibile preoccupazione della seconda carica politica della Regione Liguria va alla pubblicità negativa che quelle immagini possono fare della Ligura all’estero. La regione è già provata dal caos autostrade e sta provando a far rinascere il settore turistico, che potrebbe così subire un altro duro colpo.

“A Ventimiglia abbiamo altri gravi problemi, fra cui la situazione legata all’immigrazione, che il Governo, con l’attuale politica, non fa che aggravare rendendo la città di confine meta degli sbarchi. Su questo attendiamo risposte del Governo come ho già avuto modo di chiedere in sede di sopralluogo dei funzionari del Ministero, non certo sull’utilizzo delle mascherine da parte dei bagnanti. Le nostre forze dell’ordine ed i nostri soldati meritano rispetto della loro professionalità e ed i cittadini di essere liberi, non messi sotto controllo militare”, ha concluso Sonia Viale.

https://www.ilgiornale.it/news/cronache/militari-mitra-e-anfibi-spiaggia-ventimiglia-controllano-1879883.html