Down è bello!

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Down è bello!
È tutta questione di… diversità

Come sapete nel 2016 ho pubblicato un testo intitolato Diversamente uguali. Noi, gli altri, il mondo, per le Edizioni Paoline. Non ho affrontato un’idea specifica di diversità, ma ho considerato una dimensione biocentrica e culturale assieme, grazie alle quali ognuno di noi è profondamente simile alle altre persone, pur mantenendo una importante quota di originalità. E sembra proprio che questa idea si stia facendo strada un po’ ovunque, come dimostra chiaramente questa notizia. (Mélanie Segard è una ragazza con la sindrome di down che è riuscita a coronare il sogno di condurre le previsioni meteorologiche in tv, grazie alla tenacia e alla passione.)
Sempre più spesso, ormai, leggiamo notizie di questo tipo e sono contento di scriverne, finalmente. La diversità è stata sempre oggetto di paura, e la reazione ad essa è spesso quella di allontanarla per non subirla, non sapendo che proprio in virtù di questo, la si alimenta e la si vive mentalmente con forza maggiore.

Può essere utile ricordare, a questo proposito, che già nel 1502 Hieronymus Bosch, nel dipinto La nave dei folli, confonde e definisce quella linea di confine tra il mondo normale e quello folle, affinché ognuno di noi possa riconoscersi in quella parte che meglio lo rappresenta, nei diversi momenti della propria esistenza. Essere down è, per esempio, possedere un alto grado di empatia emotiva, grazie alla quale le emozioni circolano fra gli esseri umani che accolgono una persona down con molta intensità e veridicità. È un’esperienza utile e importante per l’evoluzione delle relazioni interpersonali, e lo affermo perché da anni lavoro con ragazzi che presentano questa sindrome.

Ecco perché saluto con piacere questa iniziativa della televisione francese. Se smettiamo di stupirci inutilmente della diversità, per imparare a non temerla, possiamo ancora sperare in un’evoluzione di questa nostra società.

 
alessandro_bertirotti2Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura. Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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