Fedeli agli scandali

disperazione-150x150Fedeli agli scandali
È tutta questione di… mediocrità.

Una giusta non la pensa e cento sbagliate ne fa. E questa è l’ultima. (La Fedeli “assume” gli immigrati ?I bidelli precari sono in rivolta – Il decreto del ministero dell’Istruzione e della Ricerca: graduatorie di terza fascia aperta agli extracomunitari. Le proteste di Feder.ata: “Scavalcati i precari”Claudio Cartaldo – Ven, 06/10/2017 – 09:52)

Adesso i migranti non vengono a svolgere solo i lavori che gli italiani non intendono più fare.

Che la maggior parte delle risorse boldriniane non siano alfabetizzate a livello universitario è un dato di fatto, anche se costituiscono delle risorse. Ma lo sappiamo a che scopo: per avere nuovi voti, visto che saranno in pochi coloro che voteranno ancora a sinistra, in questo misericordioso Paese tanto caro a Papa Francesco.

Ma, con questa iniziativa, ulteriore espressione di un’intelligenza sopraffina, rasentiamo davvero qualche problema mentale. Lascio agli esperti del settore, psichiatri e neurologi, evidenziare la patologia di riferimento. Io non sono un medico specialista, ma un semplice antropologo della mente.

Qui, la faccenda non riguarda il fatto che gli extracomunitari debbano anche lavorare per favorirne l’integrazione, togliendoli dalle strade e sottraendoli alla delinquenza. Perché questo mi sembra giusto e saggio. Ciò che è grave è favorire la delinquenza per disperazione negli italiani che attendono di lavorare da parecchi anni, mentre la povertà legata ai barconi sembra essere più evidente di quella legata alla vita quotidiana di coloro che non sanno, da italiani, come tirare avanti. Forse, sarebbe il caso, di pensare ad una razionalizzazione migliore nell’utilizzare queste risorse e quelle italiane, che sono tali da molto tempo prima dell’arrivo di quelle colorate.

Ho la sensazione che si stia facendo di tutto per alimentare odio su odio, indecenza su indecenza, con la pretesa di proporre qualche dieta parlamentare come espediente per raggiungere l’obiettivo di nuovi e futuri serbatoi di voti, e di consenso.
Invece, si tratta di una questione di semplice priorità, una logica semplicemente elementare, e dovrebbe essere ad appannaggio anche di una ex sindacalista, benché italiana. Potremmo, forse, consigliare alla Ministra di leggere qualche cosa di Kant o di Bergson sulla percezione del tempo negli esseri umani, e se non dovesse riuscirci, mi candido come insegnante personale di sostegno.

 

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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