Madri ingrate

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È tutta questione di… igiene.

Se leggo la notizia (Milano, frustava i figli con i cavi elettrici e li teneva la notte sul balcone: arrestata. I ragazzi hanno 18, 16 e 13 anni. E’ stato il più grande a denunciare la donna, portando ai carabinieri le foto delle ferite e i referti del pronto soccorso dei fratelli
di SIMONE BIANCHIN. Frustava i suoi tre figli di 18, 16 e 13 anni con dei cavi elettrici, li picchiava anche per un’ora di seguito e gli stringeva le mani al collo. Ha minacciato di morte il maggiorenne, cui ripeteva: “Preferisco andare andare in galera, ma voglio vederti tre metri sotto terra”. Mentre il 16enne è stato costretto a passare una notte intera chiuso fuori sul balcone. La donna è stata arrestata e portata a San Vittore, mentre i due figli minori sono stati accompagnati in una comunità; il maggiorenne è ospite in casa di una famiglia amica….
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/07/31/news/mamma_arrestata_milano_frustava_i_figli_cavi_elettrici-172032553/?ref=fbplmi&refresh_ce)  è spontanea la solita frase: “questi extracomunitari”!

La tradizione culturale di sicuro incide sul comportamento e sul modello educativo che proponiamo ai nostri figli. È ampiamente dimostrato da numerose ricerche ed è vero.

La società tutta, non solo quella occidentale, agisce oggi con rabbia e se un tempo alcuni atteggiamenti hanno dato vita a figli forti e capaci di cambiare le cose, oggi lo stesso trattamento crea frustrazione e rabbia. E da qualche parte queste condizioni dovranno pure emergere drammaticamente. La nostra mente è un sofisticato sistema di vasi comunicanti: i suoi contenuti si distribuiscono equamente secondo le disponibilità, le capacità e abilità che possiede, sebbene esistano evidenti preferenze in ognuno di noi.

Se dei ragazzi, che vivono in una città come Milano, si trovano a subire punizioni come quelle descritte nell’articolo, è normale che lo stesso modello sarà replicato e seguito da loro stessi, nei confronti delle persone che incontreranno nella vita.

La gioia e l’orgoglio dell’essere mamma. Il ruolo del genitore che cura e cresce i piccoli. La mamma è quella persona, la persona, di cui dovresti non solo fidarti ma alla quale affidarti in ogni momento difficile della vita. E per sempre, anche quando si diventerà tanto adulti da credere di farcela da soli. Tutto questo viene a mancare.

Il problema è che da sempre esistono menti malate, ma oggi anche il più piccolo esempio diventa notizia ed esempio per tutti. Se un figlio deve chiamare la polizia, per essere difeso e salvato dalla morte, avrà per forza difficoltà a capire che può, comunque, essere compassionevole e comprensivo. Cosa possono imparare dei figli che per un piatto messo male sul lavandino rischiano una coltellata? Se qualcuno un giorno taglierà inavvertitamente loro la strada meriterà la morte, come fosse un’equa punizione.

A queste donne che non riescono a superare la loro adolescenza e indossano un costume da madre, mi verrebbe da chiedere se non fosse il caso, prima di mettere al mondo dei figli, che imparassero ad usare un qualche mezzo per evitare procreazioni, magari il rischio di restare incinte è lo stesso, ma almeno possiamo togliere loro la responsabilità di essere anche madri ingrate.

 
alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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