Riflessioni di Maria Pia 9°

Troppe volte, la conoscenza del dolore è nemica del coraggio.
“Cosa c’è di tanto bello nel dolore, Charlie Brown?”.” Nulla.”.
E allora perché esiste?”.
Mah…
Mp

IMG_0028


Stasera va così. Mi “tuculéa” leggermente il cuore. Sarà che per ore sono seduta dinanzi al computer. Lezioni in DAD, collegio docenti, organizzazione delle programmazioni, ansie, stress da accumulo. Decine di chat perché tutto funzioni al meglio. Brutto periodo per i docenti, se non siamo al computer, siamo in WhatSapp a confrontarci. E così capita che il cuore “tuculéa”. Per i mei alunni che staranno sorridendo dirò che è un verbo tipicamente napoletano: “tuculià”, scuotere leggermente. Utilizzato per ”dondolare” la culla di un neonato, per smuovere i frutti da un albero; intransitivamente, tuculèa un dente, una porta, la credenza per una scossa sismica.
Ci si “tuculéa” anche per pavoneggiarsi… o per amarsi. Probabile l’origine greca, dal verbo “krotalìzo”,che vuol dire appunto scuotere. (anche il crotalo muove appunto i suoi anelli prima di attaccare). Notte anime belle, mettete le mascherine, a qualcosa pur serviranno, magari a contenere. (ma poi torno).
Mp

IMG_0021


“Si sogna sotto gli alberi durante la pioggia / come gatti zuppi. Tra i fari delle macchine e le sigarette spente dalle gocce. Le mani piegate tra le mani / come fazzoletti fradici. Le spalle curve e il tatuaggio di un desiderio non realizzato. Tic, Toc, Tac…i ciottoli sono zuppi / come annegati / come una rapa nella busta dell’umido. L’odore di un tegame bruciato. Cosa spartirò con Te tra il forno nero e la paglia di tappeto? Corpi solitari girano sulla mola del giorno, affollando gli angoli delle bocche / come naufraghe nacchere di solitudine. E le febbri partigiane / come clessidre, mordono le catenine sui colli sudati. Eremita lento, tra le acque mobili, Tic Toc Tac, vai via. L’equilibrio di un amore contemporaneo (solo pagine bianche) dopo (solo pagine bianche)”. (maria pia).
(Buongiorno anime belle. Ma poi torno…)

Four trees ~ 1917
Mp

IMG_0019


 

Siamo diventati una sola Storia, sotto un unico ombrello. Deve solo passare il temporale. Tre regole, come la trinità: mascherina (per arginare), distanziamento (per evitare), prevenzione (per tutelare). Per la salute mentale: “smettere di “frantumare” gli animi con opinioni stantie, continuate e inutili, solo per esibirvi in aria fritta, generando sbigottimento e fragilità in un momento già delicato. Dobbiamo solo sperare nel connubio “Scienza e Politica”. Fu coniato un adagio a Napoli, tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, che modulava: “Chiacchiere e tabacchere e ligno, ‘o banco ‘e napule nun se ‘mpegna”. E chi vuole intendere intenda, ora come allora.
Mp

IMG_0015