Microzonazione sismica

Indagini e studi di microzonazione sismica – Pontelandolfo ammesso a finanziamento

Nella graduatoria regionale formulata sulla base delle istanze presentate dai Comuni o unione dei Comuni, per la concessione di contributi da prelevarsi sul fondo per la prevenzione del rischio sismico assegnato alla Regione Campania per la realizzazione di indagini e studi di microzonazione sismica, eventualmente accompagnati dall’analisi della condizione limite di emergenze (C.L.E.), Pontelandolfo risulta inserito al 22° posto, in posizione utile per essere ammesso immediatamente a finanziamento per un importo di 7.115,38 euro a fronte di una quota di cofinanziamento garantita dal Comune di 2.500 euro per un costo totale dello studio di euro 9.615,38. “Gli studi di Microzonazione Sismica hanno l’obiettivo – come dice il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – di razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili per il governo del territorio, per la progettazione, per la pianificazione dell’emergenza e per la ricostruzione post-sisma”. In effetti dopo un evento sismico si verificano, come è stato il caso di L’Aquila ultimamente, danni maggiori, crolli e altro, in località molto distanti dall’epicentro. Questo significa che, oltre alla qualità delle costruzioni, come dice sempre il Dipartimento “le cause vanno ricercate in una differente pericolosità sismica locale, determinata anche dal diverso modo in cui si propaga il terremoto o dall’instabilità del suolo”. Ecco allora l’importanza delle indagini e degli studi di microzonazione sismica attraverso i quali è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, come frane, rotture della superficie per faglie, eccetera. Se è vero, dunque, come è vero che i cosiddetti “effetti di sito” legati al terreno, alla geologia, alla morfologia locali rappresentano una delle cause principali dei crolli in caso di eventi tellurici, ha scritto Jacopo Pasotti di Repubblica: “terremoti, la chiave per limitarne gli effetti è la microzonazione sismica”.

Gabriele Palladino