Addio agli antichi faggi.

Addio agli antichi faggi.

Hanno visto i briganti, hanno visto le carovane, la transumanza, i pastori e le mandrie … hanno visto il volo dell’aquila e il riposo del lupo … hanno accolto l’astore e i cuccioli di volpe … hanno abbracciato il vento e regalato le foglie al terreno nell’autunno dei secoli … li ha percossi la tormenta e li ha coperti la neve … li ha sfiorati il fulmine e bagnati la pioggia … li ha scaldati il sole delle primavere e il caldo silenzio dei pomeriggi d’estate.

Per secoli la nostra montagna e i nostri grandi faggi hanno vissuto in equilibrio, anche grazie alle genti di quelle terre.

Fra qualche giorno si romperà il silenzio della loro terra e ascolteranno il rombo delle ruspe e il frastuono delle motoseghe.

E per loro sarà finita.

Secoli di età nel legno distrutti in pochi minuti.

Abbiamo cercato di proteggerli, anche mostrando, a chi ha dato parere favorevole allo scempio, gli errori e le enormità contenuti nelle relazioni che riguardano i tagli degli alberi.

L’eolico non è un’energia verde! La coscienza civile deve prenderne atto.

I grandi faggi forse ci concederanno un’ultimo abbraccio, nella profonda speranza che non sia l’ultimo.

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Giovanni Mastrobuoni e Pinuccio Fappiano