Comunicato Stampa

FRONTEFronte Sannita per la Difesa della Montagna

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COMUNICATO STAMPA DEL 19/07/2021

Dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Le riforme previste dal Piano puntano, in particolare, a ridurre gli oneri burocratici e rimuovere i vincoli che hanno fino ad oggi rallentato la realizzazione degli investimenti o ne hanno ridotto la produttività. Come tali, sono espressamente connesse agli obiettivi generali del PNRR, concorrendo, direttamente o indirettamente, alla loro realizzazione. A questofine, il Piano comprende tre diverse tipologie di riforme:

  • Riforme orizzontali o di contesto, d’interesse traversale a tutte le Missioni del Piano, consistenti in innovazioni strutturali dell’ordinamento, idonee a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività e, con esse, il clima economico del Paese;
  • Riforme abilitanti, ovvero gli interventi funzionali a garantire l’attuazione del Piano e in generale a rimuovere gli ostacoli amministrativi, regolatori e procedurali che condizionano le attività economiche e la qualità dei servizi erogati;
  • Riforme settoriali, contenute all’interno delle singole Missioni. Si tratta di innovazioni normative relative a specifici ambiti di intervento o attività economiche, destinate a introdurre regimi regolatori e procedurali più efficienti nei rispettivi ambiti settoriali (ad esempio, le procedure per l’approvazione di progetti su fonti rinnovabili, la normativa di sicurezza per l’utilizzo dell’idrogeno)

Questo è quanto scritto del PNRR del governo Draghi.

Enunciato che si deve leggere come deregolamentazione e la cancellazione dei vincoli naturalistici, paesaggistici ed ambientali anche già tutelati dalla stessa legge italiana nonché da quanto disposto dall’ articolo 9 della Costituzione

Questo provvedimento è un attacco frontale alla costituzione italiana!

Non possiamo permettere che il governo italiano, per mano del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, in nome del consumismo elettrico (e non certo del risparmio elettrico) debba trasformate l’Italia in un’immensa centrale industriale per la produzione di energia elettrica rapinando terre montane ed agricole concesse alle multinazionali anche straniere con la truffa della “pubblica utilità” e la cancellazione dei diritti costituzionali degli italiani!

Abbiamo già abbondantemente pagato “dazio” poiché ci hanno estorto immensi territori agricoli e montani trasformati e distrutti per fare eolico, fotovoltaico a terra, discariche, STIR, centri di (finto) compostaggio, cave, miniere e depositi di scorie radioattive.

Ora con questo “Piano nazionale di ripresa e resilienza” entro il 2025 vogliono raddoppiare se non triplicare quello già fatto per arrivare al 2030 a trasformare l’intero territorio italiano, mari compresi, in un’immensa centrale di produzione di elettricità.

Crediamo che il PNRR sia inutile, sbagliato ed asservito agli interessi speculativi delle multinazionali che sulle rinnovabili producono enormi profitti distruggendo territorio, cultura, storia italiana.

E’ ora di dire basta ad offendere e umiliare un territorio unico ed irripetibile e non più rigenerabile togliendo terra coltivabile ai contadini, aree montane generatrici di risorse ed energie naturali necessarie alla vita umana, con pascoli per gli allevatori e per la sopravvivenza stessa delle comunità rurali cancellando i segni identitari dei territori .

Non abbiamo più tempo!

E’ necessario costituire una forte resistenza a questo insano progetto finalizzato alla mera speculazione che non porterà alcun reale beneficio all’ambiente se non aumentare, nei fatti, l’inquinamento da CO2.

Le rinnovabili senza il fossile e la devastazione ambientale con cave e miniere per estrarre materie prime non potrebbe esistere!

L’ambiente si tutela e si protegge coltivandolo e curandolo e non trasformandolo in centrali industriali per la produzione di elettricità.

Se vogliamo impedire che ciò accada è necessario uscire dai nostri piccoli ambiti di resistenza locale e creare una grande forza di opposizione nazionale senza simboli, appartenenze o confessioni che si superi l’azione locale e cominciare ad agire globale.

La loro forza è la nostra divisione.

Come associazione proponiamo ai comitati, associazioni locali e a semplici cittadini sensibili di organizzare una grande “Marcia per Terra”. Una lunga marcia a piedi che parta ognuno dai propri territori per raggiungere i palazzi del potere a Roma: Quirinale e ministeri e dimostrare ad oltranza fino a quando non ritireranno quella parte di PNRR con la garanzia di bloccare gli altri progetti in corso di approvazione con cui potrebbero distruggere in modo irreversibile i territori e le nostre comunità rurali e montane.

Noi siamo padroni del nostro destino e dei territori che viviamo: Organizziamoci!

Cerreto Sannita 19 luglio 2021 Il Presidente

Giuseppe Fappiano