A Teatro con il regista Mario Fraschetti

“ILIADE”
da Omero ed Euripide
PORTA FIORENTINA
SATURNIA (GR)
21 GIUGNO ORE 18.00

Sulla nave, le donne troiane: i loro pensieri vanno a ritroso, frugano avanti, ricordo e memoria di mille e una guerra. E’ un tempo “sospeso” quello della guerra, così come sono sospesi alcuni momenti del poema Iliade e le scene che qui lo rappresentano – duelli, dialoghi, incontri, scontri – a testimoniare i destini incrociati dal fato e le profonde contraddizioni dell’animo umano.

6907c399-a9af-4087-80b5-085f72efcb8f

“CAINO”
da José Saramago
TEATRO CASTAGNOLI

SCANSANO (GR)
22 GIUGNO ORE 21.00

Saramago si cimenta con l’Antico e sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Caino. Ma capolvolgendone la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri, mentre il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini.
Il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell’umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo avventuriero un po’ mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall’Eden, le avventure con l’insaziabile Lilith, il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l’episodio del vitello d’oro, le prove inflitte a Giobbe, e infine la vicenda dell’arca di Noè.
Riscrittura ironica e personale della Bibbia, invenzione letteraria di uno scrittore nel pieno della maturità, compone un’allegoria che mette in scena l’assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini.
Mario Fraschetti, nel suo adattamento teatrale, riesce – con grande ricchezza di corpi e di immagini che, grazie a questi corpi, si creano e si disfano -, a restituire una dinamicità, totalmente aderente all’opera di Saramago e a tradurre in azione scenica, l’inconsistenza del concetto di spazio e di tempo che pervade il racconto.
Il gruppo degli allievi, motivatissimo, tiene bene la complessità dell’allestimento, mantenendosi giocosamente in tensione, per un effetto sicuramente esilarante, ma denso di drammaticità.
INGRESSO GRATUITO
PRENOTAZIONI: 3920686787

IMG_4830