La “Damnatio Memoriae” di Montecassino

La “Damnatio Memoriae” di Montecassino

 

“Damnatio Memoriae” è una locuzione latina che generalmente viene tradotta come: “condanna all’oblio”.

È ancor’oggi utilizzata per indicare quella peculiare pena che nell’antica Roma era inflitta a chi si riteneva colpevole di gravi reati (quasi sempre nei confronti dello Stato) e che era applicata mediante: la distruzione di tutte le immagini (effigi e statue) in cui risultava raffigurato il condannato; la cancellazione del suo nome da tutte le iscrizioni in cui era indicato; Il divieto assoluto di ricordare il suo nome e quanto avesse compiuto laddove si trattasse anche di opere ritenute giuste o profittevoli per la comunità. Potrebbe apparire eccessivo, ma quest’ultimo aspetto dell’antico istituto di diritto romano, sembra essere ancora attuale e riguardare Montecassino, almeno da quando i suoi territori, amministrati per quasi 1500 anni, sono stati annessi alla limitrofa Diocesi di Sora. D’allora infatti, si ha la sensazione che si voglia far ignorare cos’abbia rappresentato e rappresenti tutt’ora, San Benedetto, Montecassino ed il suo Abate, ai Cassinati e alle altre Comunità della Terra di San Benedetto. A parte il progetto di dichiarare “Cassino Civitas Marie” che per molti è parso come un tentativo di appannare il patronato del Santo Patrono Principale d’Europa sulla Città Martire; a parte il mancato coinvolgimento degli Abati che si sono succeduti dopo l’abolizione della Diocesi di Montecassino, nella vita religiosa della Terra di San Benedetto, anche i recenti festeggiamenti in onore della Vergine Assunta, non hanno contribuito a rasserenare gli animi di tutti. Non soltanto si è notata, purtroppo ancora una volta, l’assenza dell’Abate di Montecassino (anche come solo assistente) alla cerimonia dell’incoronazione del 14 Agosto, ma non è neppure sfuggito il mancato canto dell’ antico <<Inno all’Assunta>> che, scritto per volere di un Abate di Montecassino, è stato sempre intonato dalle nostre madri e dalle nostre nonne per salutare la Vergine al rientro nella Chiesa Madre, dopo il rito di via del Foro. Ma soprattutto non è passato inosservato che quest’anno, sia stata cambiata l’antica supplica conosciuta come <<Atto di Affidamento all’Assunta>> che, scritta da un Abate di Montecassino, è stata sempre rivolta alla Vergine nelle cui mani venivano poste le sorti della città Martire e del cassinate. Lascia molto riflettere ed amareggia profondamente che nella nuova preghiera, diversamente da quella tradizionale, sembra non esserci più un riferimento alla Terra di San Benedetto, al Santo Patrono d’Europa e a San Germano (compatroni insieme all’Assunta della città di Cassino). Ci si chiede cosa sarebbe successo se fossero stati sostituiti gli antichi canti e le antiche suppliche rivolte alla Madonna di Canneto? Cosa sarebbe successo se fossero state sostituite le antiche suppliche e gli antichi canti che gli amici di Sora rivolgono da centinaia di anni all’Addolorata e a San Rocco (verso cui hanno una particolare devozione paragonabile a quella che i cassinati hanno nei confronti dell’Assunta)? Sicuramente non sarebbe successo nulla, semplicemente perché non sarebbe stato possibile! Forse talune scelte sul nostro territorio, sono possibili solo perché i Cassinati, sono oramai distaccati e molto distanti dalla nuova realtà diocesana che faticano ad accettare nei loro cuori. Forse talune scelte sono fattibili a Cassino solo perché coloro che si sono “formati spiritualmente a Montecassino”, non facendo sentire la loro voce, danno l’impressione di condividerle pienamente. Sfugge purtroppo ai più che, monaci, preti, Abati e Vescovi, anche nei loro uffici, sono di “passaggio”, come tutti gli altri comuni mortali. Sfugge che ognuno di noi, in questa breve parentesi terrena, è chiamato a dare testimonianza attraverso le proprie opere. Ciascuno di noi sceglie come essere ricordato e rattrista molto, davvero molto, che più di qualcuno, almeno finora, non voglia lasciare ai posteri, un bel ricordo di sé.

Rosario Di Fazio

san-benedetto

Posted by altaterradilavoro on Ago 29, 2023