Al via il “bonus benzina”

Al via il “bonus benzina” da 200 euro, vale anche per le auto elettriche | Ecco i requisiti e come ottenerlo

17 luglio 2022

Possono concederlo i datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti, senza la presentazione di alcuna domanda. Valido fino al 31 dicembre, va conteggiato separatamente rispetto ad altri benefit

Sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate le istruzioni per ottenere i buoni benzina fino a un massimo di 200 euro, introdotti dal decreto sul caro-energia per contrastare l’impatto economico dovuto all’aumento dei prezzi del carburante.

Possono accedervi i  datori di lavoro privati, che possono riconoscerlo ai propri  lavoratori dipendenti. I voucher possono essere corrisposti da subito, senza necessità di accordi contrattuali, e valgono per benzina, gasolio, Gpl, metano e per la ricarica di  veicoli elettrici.

 A chi si rivolge

– Come detto, possono erogare il bonus i datori di lavoro privati (anche chi non svolge attività commerciale) e i lavoratori autonomi purché abbiano dipendenti. Sono invece escluse dalla misura le amministrazioni pubbliche. La platea dei beneficiari include solo i lavoratori dipendenti, senza alcun limite reddituale. L’incentivo, corrisposto per un massimo di 200 euro, vale fino al 31 dicembre 2022.

Per quali scopi
– I buoni benzina vengono erogati dai lavoratori privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione, come benzina, gasolio, Gpl e metano. La circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica che può essere elargito anche per la ricarica di veicoli elettrici.

Come si ottiene
– Per ottenere il bonus non è prevista la presentazione di alcuna domanda da parte del dipendente. È infatti il datore di lavoro a decidere se erogarlo e con quale importo, anche inferiore ai 200 euro. L’incentivo non viene necessariamente riconosciuto a tutti i dipendenti, ma può essere erogato dall’azienda a fasce omogenee di lavoratori o anche a un singolo dipendente.

In caso di altri benefit
– Il bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e va conteggiato separatamente rispetto ad altri benefit aziendali. In sostanza, l’importo si aggiunge al valore dei fringe benefit esentasse già esistenti, intesi come quei compensi elargiti sotto forma di beni e servizi.
 Dunque, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di  200 euro per uno o più  buoni benzina e un valore di  258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

Come retribuzion
– I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questo caso, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa prevista per i premi di risultato.

 

 

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