Donazioni ai figli, si devono pagare le tasse ?

Donazioni ai figli, ecco quando non si devono pagare le tasse

21 Marzo 2024
La Cassazione ha smentito una parte della circolare 30/2015 delle Entrate dove viene specificato che “l’imposta sulle successioni e donazioni si applica alle “liberalità indirette risultanti da atti soggetti a registrazione”

Valentina Menassi

“Donazioni ai figli, ecco quando non si devono pagare le tasse”

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La donazione che, per esempio, viene fatta da un padre tramite bonifico destinato alla figlia per aiutarla a comprare l’automobile è considerata informale e indiretta e non è soggetta a tassazione in quanto non è previsto l’obbligo di registrazione. La novità è inclusa nella sentenza n. 7442 della Sezione tributaria della Cassazione. Ecco tutti gli aggiornamenti.

Quando scatta la tassazione

Il pagamento delle imposte si applica solo se le donazioni derivano da documenti soggetti a registrazione, se vengono registrate volontariamente o se, superando il valore di un milione di euro, vengono dichiarate dal contribuente durante un’indagine fiscale, come ha riportato il Sole 24 Ore riferendosi alla sentenza. Inoltre la Cassazione ha smentito una parte della circolare 30/2015 delle Entrate dove viene specificato che “l’imposta sulle successioni e donazioni si applica alle “liberalità indirette risultanti da atti soggetti a registrazione” (articolo 1, comma 4-bis, del TUS), nonché alle altre “liberalità tra vivi” che si caratterizzano per l’assenza di un atto scritto”. La Cassazione definisce l’interpretazione della normativa “imprecisa”, “incompleta” e “non condivisibile”.

L’obbligo di registrazione

La Cassazione ha chiarito anche in merito alla registrazione della donazione diretta che riguarda gli “atti soggetti alla registrazione”. All’interno della sentenza viene specificato che il Testo unico stabilisce la facoltà del contribuente di registrare volontariamente le donazioni indirette. Inoltre l’amministrazione può effettuare gli accertamenti e le liberalità indirette nel caso in cui vi siano dei presupposti specifici. Tra questi appunto la liberalità (del valore di oltre un milione di euro) che risulti dalle dichiarazioni fornite dall’interessato in merito a procedimenti di accertamento tributario. Inoltre per quanto riguarda le donazioni “informali” e “indirette”, la Sezione tributaria della Cassazione ha specificato che dove non persiste l’obbligo di registrazione viene meno anche il presupposto dell’imposta.

Perché conviene la donazione

La scelta di fare una donazione anziché lasciare un’eredità tramite testamento viene motivata dalla volontà di prevenire possibili dispute e contenziosi tra i beneficiari. Inoltre, la donazione presenta vantaggi significativi: impedisce la formazione di una comunione di beni da suddividere in seguito e offre un accesso immediato ai fondi per il beneficiario, consentendo allo stesso di utilizzarli senza indugi, magari investendoli. Ricordiamo che la donazione informale deve comunque avere una specifica causale del bonifico per evitare equivoci. Non esistono tuttavia formule specifiche ma è possibile usare formule come “regalo”, “donazione”, “liberalità”, “contributo per acquisto”.

https://www.ilgiornale.it/news/cittadini/no-tasse-donazioni-dai-genitori-ai-figli-ecco-i-casi-2299565.html