Impianti termici, prima il catasto

Impianti termici, prima il catasto. Dal 2023 al via le ispezioni: quanto costerà ai beneventani?

Di redazione –NTR24

19 Lug, 2022

All’Asia l’affidamento della gestione del servizio strumentale di controllo dell’esercizio e manutenzione degli impianti termici invernali ed estivi a Benevento per i prossimi 8 anni. Una decisione ufficializzata nella giornata di ieri dal sindaco Mastella e dalla sua Giunta, ma che era già andata delineandosi nei mesi scorsi. Oggi la determina del Comune a firma del dirigente Perlingieri.

Ma andiamo a capire nel dettaglio cosa succederà. In primis, la società in house guidata dall’amministratore Madaro si occuperà di organizzare, implementare e gestire il catasto generale degli impianti termici cittadini, la campagna informativa presso gli utenti, la dichiarazione di efficienza energetica, le attività connesse alla manutenzione di efficienza energetica degli impianti a combustione rinnovabile e le attività ispettive.

Già nella seconda parte del 2022, dopo un periodo di intensa promozione e comunicazione della necessità e dell’utilità per il cittadino di aderire al progetto, è previsto l’avvio del primo ciclo di dichiarazione degli impianti termici (caldaie e condizionatori): ovvero, l’Asia chiederà ai cittadini di comunicare le caratteristiche degli impianti installati nelle abitazioni e nelle attività. Secondo i dati, infatti, sarebbero circa 23mila le caldaie presenti in città: 19mila a combustione fossile, 4mila a combustione rinnovabile.

In concomitanza all’acquisizione dei dati trasmessi, poi, predisporrà un database per l’attribuzione dei codici di impianto. Il Comune, invece, dovrà fornire tutti i dati anagrafici necessari e utili all’avvio dell’implementazione del catasto. Solo successivamente partiranno le ispezioni.

In generale, la copertura dei costi del servizio verrà assicurata mediante i proventi delle tariffe applicate per due tipologie di incasso: CIT, ovvero i corrispettivi posti a carico degli utenti che saranno riscossi direttamente dal concessionario; CAI, ovvero quelli dovuti per l’accertamento e la verifica degli impianti non autodichiarati.

L’aliquota dei primi introiti sarà conseguita sulla base dei versamenti effettuati quali contributo spesa per la presentazione da parte dei cittadini della pratica di autodichiarazione durante il periodo di apertura campagna che durerà un anno circa. Queste entrate, insieme con quelle frutto delle ispezioni e delle sanzioni, copriranno le spese per tutte le attività svolte nell’arco dell’intero biennio.

Queste le tariffe da versare:

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L’attività ispettiva partirà dal 2023 e sarà focalizzata sia sulle utenze che avranno effettuato la dichiarazione (su un campione del 3% e a titolo gratuito), sia su quelle che non hanno effettuato la dichiarazione (a titolo oneroso). G.F.

Questi costi delle attività ispettive:

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