Coronavirus: attacco a Didier e Ascierto

Coronavirus: attaccano Didier Raoult e Paolo Ascierto perché pensano solo ai malati?

In questa bruttissima avventura che il mondo stra vivendo spiccano le figure di due grandi scienziati: il francese Didier Raoult e l’italiano (del Sud) Paolo Ascierto. Entrambi hanno trovato due possibili soluzioni contro il Coronavirus. Ed entrambi sono stati oggetti di polemiche. Sono forse colpevoli di aver messo a punto due terapie a basso costo? L’analisi del chimico Mario Pagliaro
Non è un po’ strano che i due scienziati che, in Italia e in Francia, hanno trovato le possibili cure per combattere il Coronavirus siamo oggetto di attacchi, in alcuni casi scomposti, da parte dei poteri forti di entrambi i Paesi, se non dai poteri della sempre più fallimentare Unione europea?

Ci riferiamo al professor Didier Raoult (nella foto tratta da l’Eco del Sud) un luminare della medicina francese (qui il suo curriculum) e al professore Paolo Ascierto, del Pascale di Napoli.(nella foto sotto tratta da herald italia)

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Il professore Didier Raoult ha utilizzato il Plaquenil, un farmaco a base di idrossiclorochina (HCQ); il professore Ascierto e i suo gruppo di studio il Tocilizumab.
Scrive sulla propria pagina Facebook Mario Pagliaro, chimico e ricercatore del CNR a proposito del professore Didier Raoult:
“Dopo gli Stati Uniti e vari altri Paesi fra cui il Bharain dove sta dando ottimi risultati, la #Francia autorizza l’uso della #idrossiclorochina (HCQ) per il trattamento dell’infezione virale. Vi hanno contribuito i risultati ottenuti e pubblicati quasi in tempo reale a #Marsiglia da uno dei maggiori microbiologici del mondo, Didier Raoult. Commercializzata da decenni, la HCQ non è solo un antimalarico, ma anche il farmaco per la patologia del lupus e dell’artrite reumatoide. Se funzionerà su vasta scala, a Settembre, Didier riceverà il Nobel per la medicina. La molecola #non è sottoposta ad alcuna protezione brevettuale, scaduta da decenni, e può essere prodotta come #generico da qualsiasi azienda chimica. Ad esempio, in alte rese (78%) con un processo continuo (‘a flusso’) messo a punto dal mio amico Frank Gupton in Virginia. In #Italia abbiamo almeno 3 aziende, inclusa ovviamente Angelini, in grado di produrla in pochi giorni. Da #calabresi, ci piace constatare come la Calabria sia stata la prima regione a partire in Italia con il trattamento Raoult: www.lametino.it/…/coronavirus-in-calabria-un-trattamento-pe…
E ancora Mario Pagliaro, sempre su Facebook:
“Ci siamo. Nuovo studio del team di Didier #Raoult a Marsiglia — nella cui area non si registrano decessi correlati, unica in Francia– pubblicato da pochi minuti. Su 80 pazienti affetti da COVID-19 trattati con #idrossiclorochina e #azitromicina (un macrolide, commercializzato come Zithromax è anch’esso un farmaco #generico, cioè fuori brevetto), 78 registrano miglioramenti drastici. Solo un paziente di 74 anni resta in terapia intensiva, e uno di 86 purtroppo non ce la fa. Il carico #virale nasofaringeo testato con la PCR crolla, e l’83% dei pazienti risulta negativo al 7imo giorno, e il 93% all’ottavo. Dopo 5 giorni, le colture virali respiratorie sono negative nel 97.5% dei pazienti che in questo modo possono essere trasferiti senza rischio di fare da vettori a reparti meno a rischio. “#Riteniamo’ chiosa il grande microbiologo” che altri team debbano valutare con #urgenza questa terapia efficace e a basso costo, sia per arrestare la diffusione della malattia, che per trattare i pazienti il prima possibile,prima che insorgano complicazioni respiratorie irreversibili”.
Pagliaro pubblica anche lo studio.

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Non va meglio al professore Ascierto, che ha subito un vero e proprio linciaggio mediatico. Il gruppo di scienziati di Napoli che fa capo al professore Ascierto, in questa emergenza Coronavirus, ha fatto miracoli sperimentando un farmaco – il citato Tocilizumab – che ha dato e continua a dare buoni risultati (proprio ieri abbiamo pubblicato un articolo dove si racconta che buoni risultati del Tocilizumab a Siracusa).
Ma, con molta probabilità, quello che non va già a una certa Italia a ‘trazione’ nordista è il fatto che il professore Ascierto e il suo gruppo di scienziati abbiamo messo in ombra il sistema sanitario del Nord che veniva additato come un esempio in Italia.
Gli attacchi ad Ascierto sono stati pesanti. E’ stato accusato di provincialismo (il Sud, in Italia, è “provinciale” per antonomasia).
“Poi Striscia la Notizia – ha scritto qualche giorno fa herald italia – trasforma con una netta forzatura il silenzio signorile e ‘deontologico’ di Ascierto in un ‘non è stato in grado di controbattere in modo efficace’. Come se un medico dovesse prestarsi ad un’arringa da talk show contro un collega, invece di pensare a come si curano i malati”.
Per concludere, il dubbio di tanto astio scatenato contro questi due grandi uomini di scienza (Didier Raoult è uno dei più noto microbiologi del mondo e Ascierto è uno dei più importanti oncologi del mondo) potrebbe risiedere nel fatto che, entrambi, abbiano già messo a punto terapie a basso costo, impedendo alle grandi multinazionali farmaceutiche di portare a termine affari miliardari.
Sembra che a questi due scienziati della medicina non gli si perdoni il fatto di aver lavorato nell’interesse dell’umanità invece che per fare ingrassare le solite multinazionali!
Sembra incredibile, ma in un mondo che è sull’orlo del baratro c’è chi pensa a fare soldi. Sì, aveva ragione Lenin:
“I capitalisti ci venderanno anche la corda per impiccarli”.

Foto di prima pagina tratta da Positano News

di I Nuovi Vespri   28 marzo 2020

https://www.inuovivespri.it/2020/03/28/coronavirus-attaccano-didier-raoult-e-paolo-ascierto-perche-pensano-ai-malati-mattinale-472/