Fiorella Corinaldesi- Poesia per Pontelandolfo 1861

Nel 2010, in fase preparatoria del 150° dell’Unità d’Italia, fui contattato con una  lettera dalla Prof.ssa Fiorella Corinaldesi che mi chiedeva maggiori dettagli sui tragici fatti del 14 agosto 1861, il seguito di questo eccezionale incontro epistolare è riportato qui di seguito:

Falconara M.ma 24-9-2010
Gentile uff. prof. Renato Rinaldi
Ho ricevuto il libro dedicato a Pontelandolfo e la narrazione di quei fatti lontani ha suscitato in me una tale emozione che non ne avevo finito la lettura che già pensavo ai versi che avrei scritto per esternare quel che provavo.
Quel triste episodio si collegava subito nella mia mente all’attualità, nella consapevolezza che la brutalità della guerra e delle rappresaglie è contemporanea anche al nostro vivere ” in pace ” e la nostra impotenza di fronte a eventi del genere non è dissimile da quella di chi viveva 150 anni fa.
Tutti gli uomini fanno la Storia, diceva il mio professore di filosofia morale, ma le élites di Pareto prendono le decisioni più importanti e troppo spesso esse non sono la parte migliore della società né dal punto di vista intellettivo né dal punto di vista morale.
Oggi anzi i furbi e gli opportunisti, nella migliore delle ipotesi, hanno le maggiori possibilità di accedere alla stanza dei bottoni. In questo periodo in particolare sono svantaggiati in Italia gli onesti e i capaci, specie se giovani.
Per mia fortuna oltre a indignarmi facilmente amo scrivere.
Spero che i miei versi per: Pontelandolfo le piacciano almeno quanto a me ha dato gioia scriverli per ricordare un episodio tragico quanto ignorato del nostro Risorgimento, inserendoloo in una cornice spaziale e temporale più vasta.
Se potessi aiutarne la memoria ne sarei molto felice, ne ho già parlato con alcune colleghe che ancora insegnano e distribuirò la poesia a quante più persone possibile.
La ringrazio ancora per il libro e per aver dato vita ai miei versi dando loro la possibilità di essere letti nel sito di Pontelandolfo.

Con simpatia  Fiorella Corinaldesi

60015 Falconara M.ma ( AN )


PONTELANDOLFO
14 AGOSTO 1861

Anche in Cecenia
e in Palestina
per il potere
oggi dominante
sono sol briganti
quei coraggiosi
che si ribellano
a ordini infami
di alti comandanti.

A Pontelandolfo
i fratelli Rinaldi
che sognavano
l’Italia liberata
dai Piemontesi
senza alcuna pietà
furono fucilati
con altri innocenti
che insieme col paese
come streghe al rogo
furono bruciati
perché all’arroganza
dei buzzurri armati
altri con violenze
e con crudi eccidi
s’erano rivoltati.

La rappresaglia
equiparò così
il nuovo stato
a chi gli orrori
aveva perpetrato.

Con quel comando
anche gli ideali
nobili e puri
di Mazzini
e Garibaldi
dai Savoia
ben fruiti
furono inceneriti.

L’anima antica
saggia popolare
di dolori esperta
e di soprusi
si rassegnò poi
al necessario male
per l’Unità d’Italia
e Roma capitale

E lo spirito grande
del popolo italiano
sud spagnolesco,
centro papalino
e nord austriacante,
si mostrò nel tempo
dignitoso e forte
come auspicava Dante.

Però la verità
con la memoria
giusta reclama
in troppi luoghi la nostra Storia.
Portella della Ginestra
Diga del Vajont
Cieli di Ustica
Stazione di Bologna
e altri ancora…

Come Pontelandolfo
giustizia e verità
da tanti anni
con somma civiltà
il popolo sovrano
ancora agogna.
Per il potere
una gran rogna.

Per chi ama l’Italia
l’ennesima vergogna.
Oggi come ieri
lavoro, cultura
e dirigenza retta
ciascun onesto sogna.
Non armi né tiranni.
Indietro Savoia!
Indietro menzogna!

Ma anche gli eletti
dalle masse adorati
in fin dei conti
grandi carogne
agli occhi della Storia
si sono rivelati.

firmaFiorella Corinaldesi