L’IPSEOA sui luoghi dell’eccidio

L’IPSEOA sui luoghi dell’eccidio

Nella mattinata odierna, l’Istituto di Istruzione Superiore di Faicchio sede coordinata di Castelvenere della dirigente Elena Mazzarelli sarà in visita a Pontelandolfo, per attraversare quei luoghi passati alla storia dell’Italia Unita per l’eccidio del 14 agosto 1861. Accompagnati dallo storico ricercatore locale di fatti risorgimentali Renato Rinaldi, autore dell’opera bibliografica “Pontelandolfo – Per ricordare e non dimenticare”, gli studenti saranno coinvolti in una rievocazione di quelle vicende drammatiche delle quali ancora oggi è difficile darne una spiegazione se non trovarne la scintilla nel diritto di rappresaglia del neo Governo Sabaudo. Potranno rivivere quei giorni roventi dal 7 al 14 agosto del 1861 in una Pontelandolfo dapprima disorientata dalla irruzione della banda del brigante cerretese Cosimo Giordano (7 agosto) di stanza sulle alture matesine, poi (14 agosto) messa a ferro e fuoco e rasa al suolo dall’esercito piemontese per mano del tenente colonnello Pier Eleonoro Negri. L’eccidio di Pontelandolfo ad opera del neo costituito Governo di Vittorio Emanuele II agli albori del 14 agosto 1861, fu un massacro di proporzioni catastrofiche, apocalittiche per numero di morti. Una cittadina di oltre cinquemila abitanti, per lo più abitata da contadini, incenerita dal rogo sabaudo. Lo sterminio di una popolazione innocente, inerme, resterà scritto negli annali della storia del Paese come la prima vera strage impunita dell’Italia Unita; come l’inizio della prima pulizia etnica della modernità occidentale, operata sulle popolazioni meridionali, antesignana della discriminazione etnica della Germania hitleriana. La giornata avrà una cornice spettacolare con la presenza del costume tradizionale di Pontelandolfo indossato dai ragazzi dell’Associazione Teatrale Folk “Ri Ualanegli”, che regaleranno alla Scuola una esibizione della danze e delle musiche locali, mentre l’ASD Ruzzola del Formaggio del neo presidente Antonio Lese scenderà in campo con dei tiri dimostrativi del lancio di una forma di formaggio.

Gabriele Palladino