Famiglie nobili appartenenti ai sedili di Napol

RICERCA EFFETTUATA SU “GOOGLE LIBRI” DAL LIBRO “ARCHIVIO STORICO PER LE PROVINCE NAPOLETANE ” ANNO TERZO fasc.I -napoli-1878

sedili napoli

SEDILI DI NAPOLI

Il quinto capitolo tratta della origine delle famiglie nobili appartenenti ai sedili di Napoli ; e quindi si ragiona del blasone, delle armi e delle insegne e degli stemmi; de’Sedili della città di Napoli; della loro abolizione, e della formazione del Libro d’Oro. Questo capitolo è lavorato debolmente.

Il sesto ed ultimo capitolo è la platea delle famiglie patrizie napoletane ascritte al Libro d’Oro. Principia colla p. 99 e termina a p. 325.
Questa parte del libro, che ne occupa oltre due terze parti, è redatta con poca cura e pochissima esattezza. L’autore forse , ebbe il pensiero di pubblicare la PLATEA ossia il LIBRO D’ORO originalmente con gl’individui ivi ascritti innanzi all’ anno 1807, e poi nello stesso tempo registrare i nomi di tutti quelli che ànno o potrebbero avere diritto di esservi ascritti in supplemento, come rappresentanti delle antiche famiglie nella detta PLATEA originale comprese. Invece questo pensiero é stato malamente messo in atto. Innanzitutto si è alterata l’intitolazione della PLATEA, che nell’ originale é cosi : Platea delle Famiglie Patrizie Napoletane ascritte al Libro d’oro. Supremo Tribunale Conservatore MDCCCVII.
Nella Guida poi questa intitolazione si legge ampliata, come qui appresso : Platea delle Famiglie Patrizie Napoletane ascritte al Libro d’ Oro. Formata nel 1807 pei soli individui viventi a quell’epoca. Supremo Tribunale Conservatore MDCCCVII. E famiglie Patrizie Napoletane viventi nell’ anno 1877.

Con questo ultimo frontespizio si deve intendere che tutti gl’ individui in questo Libro, ossia Guida, notati, siano ascritti al Libro d’Oro, tanto quelli viventi nell’anno 1807, quanto tutti gli altri viventi nell’anno 1877. Ma non è così. Nella PLATEA suddetta originale sono notati non solo i viventi nell’anno 1807, ma ancora i morti; difatti al nome degli individui morti, in parentesi dopo il nome sta scritto così (morto). In quanto poi a’ viventi nell’ anno 1877 non vi sono ascritti che pochissimi ; mentre nella PLATEA stampata nella Guida non solo sono riportati questi, ma altri 518 individui per nulla notati nè menzionati nella originale PLATEA ossia LIBRO D’ORO. Tutti i suddetti 518 individui avranno diritto di farvisi iscrivere, ma non possono riportarsi come iscritti senza la indispensabile procedura di presentarsi alla Commissione Araldica, del Regno con i necessari documenti, in forza de’quali ottenendo il pronunziato di quel Tribunale Nobiliare, farne eseguire la iscrizione; procedimento praticatosi per lo addietro presso la già nostra Commissione de’Titoli di Nobiltà da molti di que’ patrizi napolitani, che sono stati diligenti a farsi riconoscere rappresentanti delle rispettive famiglie in quella PLATEA registrate. Se l’autore avesse voluto formare il notamento non solo degli ascritti al Libro d’Oro, ma pure de’loro discendenti, benchè non ascritti; non mai avrebbe dovuto formare una siffatta confusione, ma serbare intatta la PLATEA senza la menoma alterazione; e poi nello stesso tempo con altro distinto notamento registrare tutti i nomi delle singole Famiglie aventi diritto alla iscrizione. Oltre di ciò si vede notata nella Guida l’epoca di nascita per taluni individui, note che mancano nell’originale, ed invece omette quelle che nell’originale sono registrate per altri. In moltissime famiglie nella Guida si legge ESTINTA, ed anche si nota in quale Casa sia estinta, cose che assolutamente non si trovano neppure una sola volta nella PLATEA originale.

Di più si osservano nella Guida vari errori di date nelle ascrizioni moderne; per esempio a pag. 107 nella famiglia Albertino l’ascrizione di Alberto Giorgio e di Carlo Luigi è del 30 aprile 1856 e nella Guida sta il 20 aprile. A pag. 193 nella famiglia Coppola nota l’ascrizione di Francesco figlio di Gaetano a 24 maggio 1854, mentre nell’originale è del 24 marzo. A pag. 220 nella famiglia Liguoro di Andrea de’principi di Presicce nota l’ascrizione di Andrea nato nel 1827 e di Ercole nato nel 1833 nel 17 di luglio 1856, mentre nell’originale sta al 14 di agosto di quell’anno ; ed a Gioacchino nato nel 1811 ascritto nel 17 di luglio 1856 trascura di notarvi questa data della sua ascrizione. A pag. 226 nella famiglia Mari l’ascrizione di Francesco Paolo e di Giuseppe nell’originale è notata al 10 dicembre 1834 e nella Guida sta al 25 di quel mese. A pag. 245 nella famiglia Pescara nella Guida si legge l’ascrizione di Giuseppe nato nel 1802 e di Carlo nato nel 1809 figli di Gio. Battista ascritti con la data del 26 di febbraio 1841; nell’originale però sta registrato Giuseppe nel primitivo notamento di quelli viventi innanzi l’anno 1807, ed il solo Carlo è iscritto non già colla data del 26 di febbraio, ma del 30 aprile dell’anno 1841. A pag. 262 nella famiglia Riario nota Raffaele nato , nel 1803 come ascritto nel 22 aprile 1836, mentre nell’originale é registrato tra gli antichi innanzi all’anno 1807. A p. 309 1’ascrizione della famiglia Lottieri d’Aquino la registra a 28 novembre 1850, mentre nell’originale sta colla data del 9 di settembre di quell’anno. A pag. 310 nella stessa famiglia la Guida omette l’ascrizione di Tommaso nato nel 1847, che nell’originale è registrata con la data del 15 giugno 1857 e così anche per altri. A pag. 182 nella famiglia Carmignano trascura di notare Monsignore D. Saverio nato nel 1748, il quale è registrato nella PLATEA originale. A pag. 283-284 nella famiglia Serra di Cassano la Guida non registra l’ascrizione di Salvatore, nato nel 1843, eseguita il 9 di giugno 1860, come leggesi nell’originale. Per amore di brevità si tralasciano altri errori di simile natura.

Che in questa Guida si siano notate 518 persone non ascritte nella PLATEA ossia nel LIBRO D’ORO è chiara la dimostrazione. Nella PLATEA sono registrati 1218 individui, mentre nella Guida se ne trovano notati 1736, cioè 518 dippiù. Difatti la PLATEA originale di tutte le diverse famiglie del Sedile di Capuana registra soli 385 individui, e la Guida ne riporta 563, cioè 178 non ascritti. Nel sedile di Nido la PLATEA ha 402 persone e la Guida 567, con una esuberanza di 165 non ascritti. Nel Sedile di Montagna dal LIBRO originale si hanno 92 nomi e nella Guida se ne trovano 152, cioè 6O non registrati. Del Sedile di Portanova soli 164 leggonsi nella PLATEA, e nella Guida con un accrescimento di altri 57 non registrati se ne contano 221. E finalmente nella PLATEA trovansi registrati 109 individui del Sedile di Porto, mentre la Guida con uno accrescimento di 50 nomi, ne riporta 159.
Corretta questa parte nobiliare, l’opera è pregevole e di non poca utilità.

Camillo Minieri Riccio