FAKE NEWS e solito sputtananapoli

FAKE NEWS E SOLITO SPUTTANAPOLI (ANCHE) MENTRE NOI TUTTI VORREMMO PARLARE (SOLO) DI EMERGENZE E SOLIDARIETA’.
LA (VERA) STORIA DEL CARDARELLI IN 6 MOSSE.

1) Un paio di piccoli giornali locali pubblicano un post e un commento di fb (!) di un medico napoletano contro 249 sanitari assenti al Cardarelli.
2) Il Fatto Quotidiano, a firma di Antonello Caporale, spara il titolone “NAPOLI: 249 DOTTORI MALATI IMMAGINARI” (non risultano interviste e il post del medico è stato anche cancellato).
3) Mezza Italia (e non solo) spara i soliti titoli contro Napoli e i soliti fannulloni, il tutto mentre medici e ospedali (anche al Cardarelli) si stanno massacrando per salvarci.
4) Il Cardarelli chiarisce e smentisce tutto: 33 i medici in malattia (21 per il virus, 4 cronici) e circa 200 in malattia ma i dipendenti sono oltre 3500 e la media (circa 6%) è in linea con gli altri ospedali italiani se le inchieste in corso confermeranno questi dati.
5) In tanti scrivono al Fatto e a Caporale (l’ho fatto anche in chat privata e le risposte sono le stesse): insistono su “inchieste in corso” ecc.ecc.ecc. ma resta il fatto che avrebbero solo dovuto rettificare e chiedere scusa: QUEL TITOLO È UNA FAKE NEWS (parla di dottori e non di operatori e anche gli operatori assenti non sono da scoop&fango).
6) Lucia Annunziata (Rai3 22/3), con un sorrisino agghiacciante, chiede al prof. Galli che ne pensa di quei “300 assenteisti” mentre il milanese Galli le diceva che non voleva passare per antimeridionale. Annunziata è la stessa che tempo fa dichiarò che quelli che “al Sud non studiano e non lavorano forse vanno a spacciare cocaina”. In questo caso non sappiamo se si riferissero a Napoli o a Crotone ma in entrambi i casi è grave (emergenza drammatica e annesse responsabilità sono al Nord in queste ore).
Rettifiche e scuse sarebbero più che mai necessarie per rispetto ai 3300 operatori che anche mentre ora scriviamo stanno lavorando per noi. Necessarie, forse, anche per una intera parte dell’Italia troppo spesso offesa nel resto d’Italia e spesso anche con il “contributo” di qualche napoletano/meridionale… PS Noi in queste ore vorremmo parlare di emergenze e restare in silenzio e le nostre sono solo re-azioni di fronte ad attacchi ormai continui che lasciano quasi il dubbio di un certo rancore per un virus che altrove sta facendo molti danni.
Per noi non esiste “altrove”, per certi personaggi forse sì. Intanto #RESTIAMOACASA anche se ci tocca vedere certe cose…

Gennaro De Crescenzo