Intitolazione “Largo San Pietro”

Intitolazione “Largo San Pietro”

Come avevamo anticipato ai lettori qualche settimana fa, sono stati ultimati e consegnati i lavori di risanamento e ricostituzione all’originario tessuto architettonico di quell’area del centro storico del paese, abbandonata all’incuria del tempo e dell’oblio da oltre cinquant’anni a seguito del terremoto del 1962, che dall’Ottocentesco Palazzo Rinaldi si inerpica fino alle porte della Chiesa Madre del SS. Salvatore nel cuore del borgo. L’area interessata in origine da insediamenti medievali con una notevole densità demografica, crocevia di innesto di vico II e vico III Costa Francese, salita San Pietro e via Di Mezzo, era caratterizzata dalla presenza di una antica chiesa in onore di San Pietro eretta. Essa recava sul portale – come riporta la preziosa monografia di Daniele Perugini edita nel 1878 – gli emblemi del Principe degli Apostoli, il Nazzareno e San Paolo con l’iscrizione “Dominus Serafinus Paternoster, et Petrus Leonard. Frienani hoc opus fecerunt 1556”. La chiesa di San Pietro, che era in quel tempo una delle quattro Parrocchie di Pontelandolfo, crollò a seguito del terremoto del 1688. A seguito dell’evento calamitoso, il Cardinale Orsini Arcivescovo di Benevento, poi Benedetto XIII, con Pontificio Decreto del 1707, riunì la Parrocchia di San Pietro a quella di Sant’Angelo che aveva resistito in piedi alle scosse telluriche. Per queste motivazioni, il Sindaco Gianfranco Rinaldi ha proposto, la Giunta ha accolto con favore l’atto propositivo del primo cittadino, e così, al fine di affidare a futura e perenne memoria il nome della chiesa di San Pietro per la sua valenza storico-culturale, è stato deciso di intitolare “Largo San Pietro” il ricostituito invaso spaziale del borgo antico. L’Amministrazione Comunale ha programmato per il prossimo 11 giugno la cerimonia inaugurale dell’area riqualificata. Alla prolusione del Sindaco Rinaldi, alla santa benedizione del parroco e al momento topico del taglio del nastro che restituirà definitivamente al paese un luogo storico significante nella vita passata della comunità con l’auspicio che possa esserlo anche oggi e nel futuro, seguirà una ricca festa gastro-musicale.

Gabriele Palladino