Morcone – Consiglio Comunale deludente

Consiglio Comunale deludente nelle aspettative dei cittadini

E’ stato un Consiglio Comunale deludente nelle aspettative di tanti cittadini quello che si è svolto l’altro ieri a Morcone. Tre gli argomenti all’odg, tra gli altri, dai quali i cittadini si attendevano risposte concrete e positive: punto 4. Parco Nazionale del Matese – Determinazioni; punto 5. Approvazione Regolamento del Pascolo; punto 6. Annullamento delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 5 aprile 2016 ad oggetto: “Definizione generale dell’esercizio degli usi civici, dei livelli e delle terre date in concessione, e conseguenti determinazioni e/o aggiornamenti dei canoni e delle relative eventuali affrancazioni” – Atto di indirizzo alla Giunta Comunale. Il punto 4. Portato in Consiglio su richiesta della opposizione della lista “Insieme per Cambiare”, per una revisione della vicenda Parco del Matese e una puntuale perimetrazione anche al fine di definire la collocazione di Morcone in tale ambito, ha incassato voto favorevole unanime. Sul Regolamento del Pascolo secco voto contrario della consigliera autonoma Ester D’Afflitto anche per la mancanza dell’approvazione del PAF e voto contrario per la minoranza per non aver inserito piccole modifiche che chiedeva in Commissione Regolamenti mai prese in considerazione dalla maggioranza. Sulla tormentata vicenda degli usi civici dai banchi della minoranza il capogruppo Giancarlo Mandato ha dato lettura delle motivazioni che hanno spinto l’opposizione a chiedere l’annullamento della delibera di C.C. n. 13 del 5 aprile 2016, significando un ritorno all’originario provvedimento (2002 Amministrazione Spatafora) che stabiliva in 6 centesimi al metro quadro il prezzo simbolico per l’affranco dei livelli. La consigliera autonoma Ester D’Afflitto dopo una breve, precisa ed esaustiva ricostruzione delle fasi salienti afferenti la vicenda, ha concluso: “Si stanno facendo ancora oggi affranchi utilizzando la delibera del 2002 e si paventa il danno erariale nel caso in cui si annullasse la delibera di aprile. E’ assurdo, e se così fosse si tratterebbe di una denuncia agli assessori che in giunta stanno ancora autorizzando affranchi. Sono dell’idea che questo sia solo un modo per mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini ….” Sulla questione il Sindaco ha dato inizio a una estenuante lungagnata col fine legittimatorio della posizione dell’Amministrazione Comunale, concludendo la maratona con un perentorio: “Lo faccio perché lo devo fare”. Alle 20,00 circa dopo lo sfoggio dialettico del Sindaco di lunga durata, c’è stato l’intervento di un cittadino che con senso pratico, badando al sodo, ha chiesto, in definitiva, dopo tutto quel dire, se si torna indietro come vuole l’opposizione e la consigliera D’Afflitto e come vogliono tutti i malcapitati livellari, oppure si va avanti secondo la linea imposta dalla maggioranza. Nel mentre non c’è stata risposta alla domanda e un altro cittadino appena ha dato voce al suo intervento, in attesa della parola chiesta e concessa in precedenza al cittadino cuffianese Carlo Ruzzo, il Sindaco ha improvvisamente posto fine alle attività, motivando la decisione: “Ho anch’io cose da fare, dunque arrivederci”.

Gabriele Palladino