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Domenica delle Palme teneramente rivolta allโ€™infanzia dei ramoscelli dโ€™ulivo. Comโ€™era dolce e mansueta la domenica dellโ€™attesa, vogliosa di primavera e di Pasqua, al paese.

Precetti pasquali, sguardi pacificatori, doni di ramoscelli con facce dโ€™agnello, promesse di bontร  disarmata che durano lo spazio di un giorno, annunci gioiosi di primavera, aria di festa e di comunitร .

Passeggiavamo per le strade e ci aspettavamo di vedere Gesรน entrare in paese sul suo asinello e la sua fronda d’ulivoโ€ฆ Irrestituibile innocenza di quella pace provvisoria ma verace. Si vorrebbe sprigionare ora quella luce, a lungo trattenuta, che in quel tempo ci ha visitato.

Ma i ramoscelli da remoto funzionano assai meno. Lโ€™abbraccio virtuoso si รจ fatto virtuale, per il secondo anno consecutivo.

MV