Alessandro Bertirotti – La bella persona

COP PIM_Numero35La bella persona
ognuno di noi può essere un esempio per tutti coloro che lo frequentano, nel bene oppure nel male

Quando la vicedirettrice,Francesca Buffo,mi ha contattato affinché scrivessi la mia opinione sul significato della locuzione bella persona, oltre a esserne lusingato,ho provato una sensazione di diffusa felicità.Sì,perché l’antropologia della mente è una disciplina che predilige apparentemente lo studio dell’ovvio,rispetto a ciò che riteniamo essere insolito.E,in effetti,questa locuzione,che tutti noi spesso utilizziamo o che sentiamo utilizzare da altri,indica qualcosa di preciso anche se intimamente misterioso quando non,appunto,straordinario.Oscar Wilde,in uno dei suoi famosi aforismi,afferma:“Ogni uomo mente,ma dategli una maschera e dirà la verità“.È esattamente quello che accade nei social,dove, grazie all’utilizzo di un nickname,è possibile nascondersi dietro a quello che ufficialmente vogliamo far credere di essere,pronunciandoci con la maschera di un nome,grazie alla quale possiamo dire ciò che vogliamo.Nella nostra vita quotidiana,non è facile essere sinceri.Anzi,il più delle volte è controproducente.Non siamo disposti ad acco-gliere la verità,perché,parafrasando Emily Dickinson,quando la verità non è presentata gradualmente acceca la vista gli uomini.Il termine persona deriva dal latino,e significa maschera.Ecco perché ho fatto riferimento all’aforisma di Oscar Wilde.Ognuno di noi,si presenta al mondo con la propria maschera.Può trattarsi di un abito,di un atteggiamento,di una convenzione,oppure persino di un insieme di idee,ossia di un’ideologia.Sono tutti modi attraverso cui desideriamo presentarci per quello che vorremmo essere,perché,in cuore nostro,siamo con-sapevoli di essere lontano da quello che affermiamo.Se fossimo vicini e coerenti,con la nostra vita quotidiana,alle nostre parole,molto probabilmente faremmo silenzio.I saggi,ossia coloro che conducono una vita conforme alle parole che utilizzano per descriverla,fanno silenzio. Non hanno bisogno di dire nulla,perché è la stessa loro vita che racconta quello che sono.Loro si manifestano con gli esempi,quelli utili a tutti noi.Prendete Martin Luther King, Mahathma Gandhi,Teresa di Calcutta,Santo Francesco,e molti altri.Hanno agito,costruito la loro esistenza attraverso le azioni che erano e rimangono le parole più importanti della loro esistenza.Sono i posteri che hanno scritto e documentato la loro vita,mentre loro l’hanno scritta nei cuori degli uomini che li hanno conosciuti.E noi,venuti dopo di loro,possiamo frequentarli nei racconti di coloro che li conobbero,oppure ancora li studiano e considerarli belle persone.Vediamo assieme perché.I motivi sostanziali,sempre secondo la mia opinione,sono due: il primo,in base al quale siamo propensi a definire belle persone coloro che manifestano un evidente equilibrio esistenziale,ossia riescono a muoversi senza esagerazioni;il secondo,in base al quale ammiriamo le persone che riescono a comportarsi e vivere con coerenza quello che affermano di sé stessi e del mondo.Questi due motivi sono entrambi culturali e ideologici,perché fanno comunque parte di un atteggiamento esistenziale che possiamo riscontrare in molte culture del mondo.Possono essere uomini politici,padri e madri di famiglia,punti di riferimento all’interno di un gruppo sociale,il maestro di una scuola elementare,il parroco di una comunità religiosa,e molte altre persone che svolgono un ruolo importante dal punto di vista socio-culturale.Infondo,ognuno di noi svolge questo ruolo,anche quando crede di non esprimerlo.Ognuno di noi può essere un esempio per tutti coloro che lo frequentano,nel bene oppure nel male.Come vedete,non ho fatto nessun riferimento al concetto di bellezza dal punto di vista estetico,perché considero questa visione decisamente provvisoria,frutto di consuetudini storiche e culturali che,in quanto tali,sono contingenti e temporanee.La dimensione esteriore delle cose svanisce,oppure svaniamo e non possiamo più ammirarla.Ciò che rimane delle persone è l’insieme delle orme che si lasciano nella memoria degli altri.Con i racconti orali,oppure con quei segni cheindicano la traccia percorsa nel raggiungere gli obiettivi di equilibrio e coerenza fra il dire e il fare.Tutti noi possiamo essere belle persone.Come possiamo diventarlo? Dal mio punto di vista,l’unico modo che la nostra umanità ha sviluppato per raggiungere verso questo obiettivo è la consapevolezza che tutto ciò che accade nella nostra vita è transitorio,e non dobbiamo lasciarci distrarre da ciò che è inutile nella nostra esistenza.Tutto ciò che è materia è vano,se non scorgiamo in essa quell’invisibile che ci migliora,nelle nostre azioni e intenzioni.E per migliorare dobbiamo partire da noi, dal nostro zero,ogni giorno e tutti i giorni.Possiamo farlo,imparando ad accettare le nostre intime contraddizioni,per diventare quello che siamo,nella sostanza e in avvenire,senza rimanere come crediamo di essere.Ecco perché le belle persone sognano.

ALESSANDRO BERTIROTTI