Immigrati e ladri d’Europa

Immigrati e ladri d’Europa

Soldi-e-Lussemburgo-150x150Soldi e Lussemburgo
È tutta questione di… decenza.

Ripartiamo dai fondamentali.

Cos’è la “morale” ? Detto in modo molto semplice, la morale è quell’insieme di regole e di valori che un determinato gruppo sociale, in un determinata epoca storica, reputa come principi informatori dei comportamenti tenuti da coloro che di quel gruppo sociale fanno parte. L’Etica è quella branca della Filosofia che studia i principi fondanti, all’interno di una cultura, di ciò che si ritiene giusto e ciò che si ritiene sbagliato.

“Accudisco con amore i miei nonni perché la società in cui io attualmente vivo riconosce come doveroso accudire i nonni in modo amorevole”. Anche un bambino comprende che, in seno ad uno specifico gruppo sociale, non vi sono mille declinazioni della “morale”, ma vi è un’unica accezione. Mi correggo: il bambino lo comprende benissimo. Il problema è che lo dimentica crescendo, molto spesso a causa dei condizionamenti esterni.

Chissà, forse è proprio questo ciò che accaduto al piccolo Jean Asselborn che si è ritrovato, adulto e maturo, ad apostrofare gli italiani come “merde”, perché il nostro Governo ha deciso di iniziare a proteggere i confini del nostro Paese, affinché l’Italia non diventi terra di qualunque immigrato irregolare. Seguendo la logica che sottende il senso morale, Asselborn ci definisce così perché, evidentemente, i lussemburghesi (che costituiscono il suo gruppo sociale di appartenenza) reputano doveroso accogliere gli immigrati africani in Lussemburgo.

C’è un problema.

In realtà, il Lussemburgo non accoglie i migranti africani, bensì migranti di ben altro genere, vale a dire le grandi multinazionali che nella loro patria sono perseguitate, sì, ma dal fisco. Per questo motivo, cercano asilo nel Granducato, dove vige una normativa fiscale (costruita da Juncker prima, e dai suoi successori poi) che le pone al riparo, garantendo loro grandi lucri fiscali a danno dell’intera Europa.

L’elusione fiscale altrui è il cuore pulsante dell’economia lussemburghese. Punto.

Un’economia che non ha nessuno scrupolo nella scelta dei partner ai quali garantire il suo paradiso. Dalle grandi multinazionali come Amazon, ai sanguinari dittatori come Kin Jong II°. Proprio nei suoi confronti, il Lussemburgo ha consentito una vera e propria operazione di riciclaggio. Gli ha permesso di spostare, senza controlli in arrivo, qualcosa come 4 miliardi di dollari nord coreani, dalle banche svizzere a quelle lussemburghesi.

È immorale che gli italiani proteggano le proprie frontiere ed il loro territorio, così come è immorale accogliere gli evasori fiscali. Così dovrebbe essere anche per il Sig. Asselborn, al quale, ovviamente e con tutta la mia benevolenza possibile, consiglio una visita neuro-cognitiva che evidenza l’eventuale declino logico. Forse, proprio in nome della cultura alla quale appartiene, non si rende conto di sé stesso, con qualche difficoltà nel funzionamento ipotalamico della memoria collettiva.

“Alors”, mi chiedo: dove possiamo trovare uno scarico adeguato ad accogliere cotanta “merde”?

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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