Renzi, trottolino furioso

RENZI, TROTTOLINO FURIOSO

Alla fine ha fatto fallire pure il terzo polo, mandando ai pazzi sor Calenda e si è dato, a sorpresa, al giornalismo, assumendo la direzione del Riformista. Matteo Renzi è uno spiazzista formidabile, spiazza sempre tutti, a cominciare dai suoi alleati. È difficile stargli dietro, a fianco, insieme. Come si può definire l’ideologia di Renzi? Trottolismo. Da trottola, giocattolo infantile a forma di cono lanciato da una corda per farlo ruotare vorticosamente intorno a se stesso. Il trottolismo di Renzi è comprovato dalla velocità dell’eloquio, dai rapidi spostamenti e dei giri vorticosi intorno a sé. Nelle società arcaiche la metafora della trottola indicava velleità infantile, da noi si diceva: ma vai a giocare al curuo, nome antico della trottola. Cosa opporre al trottolismo? Fate come facevano i grandi con i bambini irrequieti: lasciatelo giocare, fino a che gli verrà a noia anche questo gioco o metterà in ginocchio i suoi compagni di gioco. È inutile opporsi a Renzi, è un bersaglio mobile, un leader liquido, gassoso, fumoso, fumantino, fumogeno. Volteggia fra trottole e frottole. Renzi è il mistero al quadrato della politica italiana; forse è il più capace, il più creativo, il più astuto dei nostri politici, ha molte marce in più e capisce tutto, subito, in anticipo. Ma poi ha solo capacità di far fallire gli altri, non riesce più a costruire consenso per sé, solo antipatia virale. Ora ha rilanciato la sua trottola, fino a che non si spezzerà la corda e la trottola schizzerà chissà dove, insieme a lui, Trottolino furioso dududu-dadadà.

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