In campo al Sei Nazioni anche la Lega del Filo d’oro

In campo al Sei Nazioni anche la Lega del Filo d’oro
17/03/2018 Al torneo di rugby, prima e durante l’incontro fra Italia e Scozia, anche l’associazione che affianca i sordociechi per sensibilizzare su questa disabilità che in Italia colpisce quasi 190mila persone
Laura Badaracchi

Fare gioco di squadra per i bambini sordociechi: la Federazione italiana rugby (Fir) ha deciso di sposare la causa della Lega del filo d’oro in occasione di un evento importante, la partita Italia-Scozia del Torneo 6 Nazioni disputata sabato allo Stadio Olimpico di Roma, con 60 mila spettatori e (purtroppo) la sconfitta degli azzurri per 27 a 29 contro la storica rivale. #uncontattochevale l’hashtag scelto dall’associazione e dall’Italrugby per sensibilizzare sul tema della sordocecità in Italia, disabilità che riguarda quasi 190mila persone nel nostro Paese. Prima del match, sul palco del Peroni Village e nello Stadio dei Marmi, un flash mob ha coinvolto i giocatori della squadra under 16 della Arnold Rugby di Roma; al Mannequin Challenge ha partecipato anche Salvatore Perugini, ex rugbista e vicepresidente della Fir. A “sbloccare” i ragazzi è stato il tocco di Giovanni Moio, originario di Napoli, coetaneo sordocieco che ha completato gli studi.

«Siamo stati orgogliosi di poter ospitare una realtà così importante come quella della Lega del Filo d’oro durante una partita molto attesa, tutti al fianco di chi non vede e non sente per restituire loro un contatto con il mondo», ha dichiarato Perugini, ex pilone degli azzurri. Durante la partita appelli di testimonial sportivi, messaggi degli speaker e una presenza in campo hanno informato il pubblico su quanto sia complessa la realtà di chi non vede e non sente. Prima e dopo la manifestazione sportiva, presso lo stand della Lega del Filo d’oro nel Peroni Village, in molti hanno scelto di farsi truccare il viso di azzurro, colore dell’Italrugby e anche dell’associazione, presente in 8 regioni; ogni anno segue oltre 800 utenti provenienti da tutta Italia con attività di assistenza, educazione e riabilitazione a Osimo (Ancona), Lesmo (Monza Brianza), Modena, Molfetta (Bari), Termini Imerese (Palermo), Padova, Roma e Napoli.

peruginiSalvatore Perugini

«Una giornata di festa all’insegna della solidarietà», ha commentato Rossano Bartoli, segretario generale dell’associazione che da oltre 50 anni è il punto di riferimento delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali nello Stivale. «Nella partita di rugby il contatto è fondamentale, così come lo è per le persone sordocieche per comunicare, uscire da un mondo fatto di buio e di silenzio ed entrare in relazione con gli altri», ha aggiunto. Tre giocatori della Nazionale italiana di rugby (George Biagi, Oliviero Fabiani ed Edoardo Gori) hanno realizzato un video-appello per raccontare a tutti l’importanza del contatto nel rugby e nella vita delle persone sordocieche, invitando a destinare alla Lega del Filo d’oro il contributo del 5 per mille (https://www.youtube.com/watch?v=GQuFpCzsYm8).