Arriva il bonus da 1000 euro.

Arriva il bonus da 1000 euro. Chi può averlo (e come)

Per beneficiare del bonus, inserito nel dl Agosto, i lavoratori che hanno beneficiato delle indennità tra marzo a maggio non devono ripresentare domanda
Gabriele Laganà – Sab, 29/08/2020

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus continua a preoccupare gli italiani. Contemporaneamente, però, vi è un altro delicato tema che non lascia dormire sonni tranquilli: la crisi economica.

Tra attività che chiudono, alcune temporaneamente, e cittadini che faticano ad arrivare a fine mese ecco che il governo ha ideato una nuova misura a sostegno del reddito: un bonus di mille euro.

Il provvedimento compare nel dl Agosto. Come ha spiegato l’Inps nel messaggio n. 3160/2020 in cui illustra le varie novità presenti del decreto, i lavoratori che hanno beneficiato delle precedenti indennità, quelle tra marzo a maggio, non devono ripresentare domanda: sarà lo stesso istituto previdenziale, infatti, a procedere d’ufficio alla verifica dei requisiti e, poi, alla eventuale erogazione.

Come sottolinea Italia Oggi, per il riconoscimento è richiesto a tutti i beneficiari che, alla data della domanda, non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, eccetto l’intermittente, né di pensione diretta. Ma non tutti i beneficiari dell’indennità Covid per i mesi da marzo a maggio, quelli rientranti nei decreti Cura Italia e Rilancio Italia, sono stati confermati destinatari della nuova indennità mille euro. L’Inps specifica che della misura non potranno godere i liberi professionisti con partita Iva, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali Inps, i lavoratori del settore agricolo.

Un discorso a parte riguarda i lavoratori marittimi. Un’indennità di 600 euro per giugno e luglio è introdotta dal dl Agosto a favore di tali figure che hanno cessato involontariamente il lavoro tra il 1° gennaio 2019 e 17 marzo 2020. Ma vi sono alcune condizioni: la prima è che i lavoratori devono aver svolto l’attività per almeno 30 giornate nello stesso periodo. Gli stessi, inoltre, non devono essere titolari di contratto di arruolamento o di altro rapporto di lavoro dipendente, né di Naspi, né d’indennità di malattia, né di pensione diretta, al 15 agosto.

Infine un’altra novità. L’Inps dà un giorno di tempo in più per fare le domande delle vecchie indennità dei mesi di aprile e maggio in considerazione che la scadenza del 30 agosto cade in un giorno festivo.