A Seul – Puo’ accadere, in una fredda mattina di sole…

Puo’ accadere, in una fredda mattina di sole, in un posto sconosciuto e lontano, ti trovi di fronte ad palazzetto bellissimo e decadente. Sul portone, scritte in una lingua sconoscita, ti invitano chiaramente ad entrare. Non resisti. Ti accolgono persone gentilissime e sorridenti che con suoni che ormai ti sono familiari, ti invitano ad entrare con inchini e ampi gesti. Puo’ accadere che ti aggiri tra le stanze enormi ammirando arredi ed armature e a un certo punto, aprendo una porta, il tempo, lo spazio e la realta’ si interrompono bruscamente. Ti trovi nella stanza con gli ologrammi di : Steve Jobs, Siddharta, Martin Luther King, Che Guevara, Gesu’ Cristo, John Lennon e quello che doveva essere Platone.
All’inizio lo stupore e la sensazione di sacrilegio. Parlano in inglese e io comincio a riflettere. A cercare i fili di un discorso che dapprima indefinito mi appare sempre piu’ chiaro. Mi spiegano cose che ho sempre pensato, ma mai in maniera cosi chiara, mi appaiono folgoranti.
Quanto tempo e’ passato? Non me lo ricordo piu’ ma quando sono uscito, la fresca aria autunnale mi ha riportato all’improvviso nel tempo e nello spazio che di sicuro ci appartiene. Ma io, di sicuro, piu’…piu’…

Carlo Perugini

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