The New President

The New President

KK-IM-177-Joe-Biden-300x169È tutta questione di… realtà.

Stiamo a vedere, se avremo la possibilità di sopravvivere a zio Covid-19, cosa in effetti cambierà, in meglio e in peggio, perché una delle due possibilità porta con sé l’altra, inevitabilmente.

Tutto il mondo si attende un cambiamento, rispetto al sorpassato Presidente, perché Joe Biden promette bene, sereno e pacato, almeno a livello di immagine e di stile. Mi direte che non sarebbe stato difficile dare l’impressione di essere meglio dei tweet di Trump, e che anche il minimo innalzamento del just noticeable level of perception avrebbe avuto il suo effetto e ci avrebbe indotto ad un liberatorio sospiro di sollievo.

E così è stato.

Eppure, gli Stati Uniti che hanno la pretesa storica di insegnare al mondo intero cosa è una democrazia matura ho l’impressione stiano, invece, dimostrando che la maturità forse è ascrivibile a qualsiasi altro popolo fuorché a loro. E non voglio solo riferirmi ai brogli presunti, che condurranno comunque il nuovo Presidente verso l’esercizio del proprio mandato in ambiguità per molto tempo, ma all’immagine che gli statunitensi forniscono di loro stessi al mondo intero.

Veleni, discussioni di bassissimo livello, scandali sessuali costruiti oppure rinvangati ad hoc, interessi economici e la solita espressione circense dei programmi elettorali, etc.. Insomma, non basterà l’eventuale presenza di una donna, la prima, come Vice Presidente degli Stati Uniti, a farci credere che saremo di fronte ad una reale novità. In un Paese dilaniato anch’esso dal ben noto zio Covid-19, con un’assistenza sanitaria capestro, i sindacati che mangiano soldi dei contribuenti pur di non mandare le persone a lavorare, la burocrazia delle grandi città governate dai Democratici, gli insegnanti che continuano a pretendere azioni governative per ottenere un’ulteriore protezione, come non ne avessero già abbastanza. Per non parlare del livello di povertà urbana in California, specialmente a San Francisco e lo spaccio diffuso ovunque di droghe di tutti i tipi.

Insomma, non sono certo da prendere come esempio. Ma, ne abbiamo, a proposito, in questo mondo nazioni da prendere come esempio?

Mah… non saprei.

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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