Lavori di costruzione impianto eolico

Fronte Sannita per la Difesa della Montagna

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 Lavori di costruzione impianto eolico il località Fasana – Tre Cantoni nel comune di Morcone (BN)

Vandalizzato un cippo medievale di confine tra i tre stati medievali Terra di Lavoro- Contado del Molise e Principato Ultra

Come è noto nel comune di Morcone si stanno effettuando i lavori di costruzione di un impianto eolico da parte della Dotto Morcone s.r.l.  di proprietà al 100% della multinazionale tedesca E.ON.

L’impianto, nella sua totalità, incide su un territorio di grandissimo pregio sia naturalistico (Area SIC designata ZSC, *Habitat Prioritari, boschi e pascoli permanenti gravati da usi civici) che storici (area di confine tra tre stati medievali: Terra di Lavoro (Campania Felix) – Principato Ultra e Contado del Molise).
I confini di questi tre stati erano segnati su cippi di “roccia nativa” su cui erano stati scolpite, già dal 1200, le lettere “PC” ed in un caso un cippo porta scolpita una “Stadera” con una croce.
I cippi più significativi sono essenzialmente due e cioè quelli dove sono ancora visibili ruderi di costruzioni a secco verosimilmente utilizzate come “dogane”. Infatti quell’area è un’area di passaggio sia delle greggi nella millenaria pratica della transumanza sia per il passaggio di merci e derrate alimentari nei commerci tra gli stati medievali.

Avendo avuto modo di studiare il progetto si era arrivati alla certezza che le piste di collegamento che asservono l’impianto eolico, interferiscono prepotentemente su queste antiche rocce per cui se ne temeva la loro distruzione.
E così è stato

Ieri, 10 febbraio 2018 ho avuto al conferma.

I Lavori per al costruzione della pista di collegamento tra le pale MR6 ed MR07 hanno interessato il complesso roccioso in cui era incastonato il cippo detto dei “Tre Confini” (che si allega in foto sia prima dello sradicamento che dopo lo sradicamento).

Detto cippo è stato sradicato e spianata buona parte di quel complesso roccioso.

E’ solo il caso di precisare che il sottoscritto mentre si trovava nei pressi a fotografare il cippo, è stato avvicinato da un operaio il quale, per ordine di un ingegnere, mi ha intimato di allontanarmi e semmai avessi avuto bisogno di recarmi sui luoghi mi ha riferito che dovevo chiedere il permesso preventivo all’ingegnere dei lavori. Ovviamente ho spiegato che il sottoscritto si trovava su terreno pubblico ed ho chiesto espressamente che venisse l’ingegnere a notificarmi  il mio presunto abuso. Nel contempo ho contestato che non c’erano segni distintivi di cantiere (cartellonistica e recinzioni di sicurezza)

Questo ulteriore atto di saccheggio del territorio è la prova che ci troviamo di fronte a società che non hanno alcun rispetto ne delle terre ne della storia poiché il loro unico interesse è quello di appropriarsi dei territori, con la complicità delle amministrazioni pubbliche  cancellando, di fatto, milioni di anni di evoluzione dei territori ed i tratti di  migliaia di anni di storia solo ed esclusivamente per mera speculazione economica.
Ovviamente il tutto è stato già denunciato alla procura della Repubblica di Benevento dalla quale ancora attendiamo decisioni sulle nostre denunce fatte l’11 febbraio 2017 che decretarono il sequestro del cantiere, poi dissequestrato su argomentazioni false.
Cerreto Sannita, 11 febbraio 2018

Fronte Sannita per la Difesa della Montagna

                                                                                                               Il presidente
                                                                                                          Giuseppe Fappiano

cippo