Un viaggio….una emozione

4 gennaio 2016

Ieri sono stata ad Auschwitz…Il luogo, o non-luogo, più assurdo della terra.
Dove il non-senso avvolge di silenzio l’orrore.
Dove muore Dio, ma anche l’Uomo, quello che – dal dì che nozze e tribunali ed are – ha annientato in un attimo la Storia.
Ha creato il vuoto, il buio, il mistero sui confini labili di una mente dimèntica della sua umanità.
Oppure in totale, incontrollata, balìa di essa.
Ieri ho visto con i miei occhi, davanti ai miei occhi, la banalità del Male. E ho pianto.
Marinella Ciamarra

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«Ho cambiato idea e non parlo più di “male radicale”. […] Quel che ora penso veramente è che il male non è mai “radicale”, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Esso “sfida” […] il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e, nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”. Solo il bene è profondo e può essere radicale.»     Hannah Arendt, Lettera a Scholem, 1963