Leggende legate ai briganti

LA LEGGENDA DI TITTARELLO E IL TESORO DEL BRIGANTE GASBARRONE.

Secondo la tradizione, il paese #GiulianodiRoma venne così chiamato poiché appartenente alla provincia di Roma fino al 1927, anno della formazione della Provincia di Frosinone alla quale è stata annessa.
Fondata nell’alto Medio Evo, alle falde del monte Siserno, situato fra i Monti #Lepini e i Monti #Ausoni, nacque come “Castrum” fortificato e nei documenti dell’epoca troviamo spesso il nome di “Castrum Lullani”.
Questo incantevole paese diede i natali a molti #briganti , come i capobanda Luigi Masocco e Giovanni Rita, che facevano parte della banda di Antonio #Gasbarrone.

Ancora oggi la popolazione giulianese ricorda molte leggende legate ai briganti.

LA LEGGENDA. Una delle più famose è quella del Tesoro perduto di Gasbarrone, che ha per protagonista il brigante di Giuliano chiamato #Tittarello, ex guardia campestre ed elemento di spicco della banda Gasbarrone.
Si racconta che quando il brigante capobanda Gasbarrone si trovò in un periodo di difficoltà, decise di nascondere il tesoro accumulato in anni di attività criminali all’interno del cavo di una roccia. Tittarello, passando di lì “vide, non visto, la cosa”….nottetempo trovò il tesoro, lo caricò sul dorso di due asini e fuggì a Giuliano ove, dopo pochi giorni, venne sorpreso dalla forza pubblica all’interno suo pagliaio..e lì ucciso e decapitato.
La testa del Tittarello fu portata in paese per la taglia.
Quando Gasbarrone tornò, dopo alcuni giorni, si accorse che qualcuno aveva violato il nascondiglio…sospettò subito del Tittarello e si mise furibondo alla sua ricerca.
Giunto a Giuliano trovò dentro al pagliaio il suo corpo con la testa mozzata, rabbrividì, e tornò indietro per riunirsi ai compagni… sfuggendo a stento ad un’imboscata.
In merito, prof. Giuseppe Sperduti trovò, presso la biblioteca Molella di Alatri, notizie tratte da un manoscritto all’interno del quale vi erano fonti certe relative a questi accadimenti.

CHE FINE HA FATTO IL TESORO DI GASBARRONE?
Vi sono due ipotesi: la prima è che forse fu sottratto dalla forza pubblica in sordina… o, molto probabilmente il Tittarello aveva avuto il tempo di nasconderlo!
Gli anziani del luogo, i nonni, attraverso i loro appassionanti racconti hanno tramandato la notizia per cui il tesoro di Gasbarrone si troverebbe nascosto proprio sul #MonteSiserno !…e, se non è ancora accaduto, ci si augura che un giorno qualche compaesano, andando per funghi, lo trovi in qualche anfratto ma, tenendo conto di questa informazione, ci mostri in qualsiasi modo la sua gratitudine.

*** Articolo scritto con la collaborazione di Giuliano Fabi *** .

da: https://www.facebook.com/misteripontini/photos/a.296183351039668/409877286336940/?type=3&theater

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Nella foto:
– un’immagine aerea di Giuliano di Roma (FR);
– Quadro, olio su tela, del pittore Filippo Balbi raffigurante il brigante Antonio Gasbarrone di #Sonnino;
– Il leggendario tesoro perduto.