Mazzini e i bambini ciociari in Inghilterra

Giuseppe Mazzini e i bambini ciociari in Inghilterra: una storia da raccontare.

La Ciociaria è colpevole di scarsa memoria. Nella fattispecie, non solo di non aver mai dedicato nulla agli emigranti ciociari, ma soprattutto di non ricordare un uomo, che al di là delle proprie qualità, fu un vero e proprio benefattore per i fanciulli ciociari emigrati a Londra.
Questa è la storia di Giuseppe Mazzini e della gioventù ciociara che, in un moto da vero patriota, decise di difendere e istruire.

La storia, che merita di essere assolutamente raccontata e conosciuta, risale agli anni dell’esilio inglese del patriota italiano e si intreccia con la forte emigrazione, spesso forzata da una vera e propria tratta di piccoli schiavi, che dalla Valcomino si muoveva verso la “perfida Albione”.

Quei bambini, nel 1837, residenti molti nel quartiere di Clerkenwell conosciuto come la “Little Italy”, richiamarono l’attenzione del Mazzini, il quale si rese subito conto delle privazioni, nonché delle violenze e lo sfruttamento che quei bambini dell’Alta Terra di Lavoro erano costretti a subire.
Decise quindi di fornire loro l’unica arma possibile in suo possesso: istruzione e cultura. Così, con l’aiuto di alcuni personaggi influenti dell’epoca, molti intellettuali come i poeti Rob Browning e Algernon Swinburne, lo storico Carlyle o la vedova di George Byron, a costo di ulteriori rinunce personali, fondò una scuola gratuita per i poveri fanciulli italiani. Inaugurata il 10 novembre del 1841, pietra miliare nella storia dell’emigrazione italiana, accudì tantissimi bambini e per lo più ciociari.

La scuola vide la luce in una delle zone più degradate di Londra a Hatton Garden e poi, in un secondo momento, trasferita in una strada vicina, a contatto con il quartiere di Clerkenwell, abitato quasi esclusivamente da Italiani, per la maggiore ciociari, e rifugiati politici.

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La scuola aveva un indirizzo prettamente serale e il compito, degli insegnanti, era quello di impartire le discipline indispensabili all’apprendimento. Non faceva pause la domenica, giorno in cui, impartiva le sue lezioni di cultura italiana lo stesso Giuseppe Mazzini.

La scuola fu seguita e patrocinata anche da Charles Dickens. Non è neanche escluso che frequentassero la scuola anche i modelli che a quell’epoca iniziavano ad arrivare a Londra, e che si affermeranno, quali Angelo Colarossi e Alessandro De Marco, entrambi di Picinisco.
La scuola ebbe una lunga vita. Durò vent’anni. E a ogni ricorrenza del dieci novembre gli alunni e i promotori e gli insegnanti si riunivano e festeggiavano l’inaugurazione.

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Fonti: “Il prezioso elemento. Giuseppe Mazzini e gli emigranti italiani nella esperienza della scuola italiana a Londra” di Michele Finelli.
Michele Santulli, articolo apparso su http://www.altritaliani.net il 22 maggio 2014.
https://ascoltalaciociaria.wordpress.com/2016/06/15/giuseppe-mazzini-e-i-bambini-ciociari-in-inghilterra-una-storia-da-raccontare/