Danni delle sigarette elettroniche sui polmoni

Così le sigarette elettroniche possono danneggiare i polmoni

1 Settembre 2022
Gli adolescenti che “svapano” sono più soggetti a bronchiti croniche e a respiri sibilanti. L’appello ai politici: informate i giovani e le famiglie, potrebbero esserci anche rischi cardiovascolari

Gioia Locati

Sono entrate in commercio nel 2007 con il proposito di distogliere i fumatori più accaniti dal vizio del fumo, e ora, dopo 15 anni, ci si accorge che le sigarette elettroniche, seppur senza nicotina, danneggiano il sistema respiratorio e, nelle cavie, anche quello cardiovascolare. Alcuni studi di evidence based medicine (la cui traduzione è “medicina basata sulle prove di efficacia” e non sulle evidenze, poiché l’evidenza non ha bisogno di prove) hanno trovato legami tra l’uso di sigarette elettroniche contenenti liquidi aromatizzati e asma, respiro sibilante o sintomi correlabili a bronchiti croniche, come tosse persistente e catarro, tra gli adolescenti.

Da qui la preoccupazione dell’American Heart Association (AHA), pubblicata sulla rivista Circulation Research e ripresa anche dalla rivista Jama.
Negli Stati Uniti, dal 2019, il limite di età per svapare è stato alzato dai 18 ai 21 anni; in Italia basta essere maggiorenni (i divieti si riferiscono all’acquisto dei prodotti).

Si legge su Circulation

“Al di là del contenuto di nicotina e del rapporto tra glicerina vegetale (VG) e glicole propilenico (PG), la composizione dei liquidi all’interno di questi dispositivi (comunemente chiamati liquidi elettronici) non è pubblicamente nota, il che rende difficile prevedere gli effetti sulla salute, compresi gli effetti sui polmoni e sul cuore”.

Quindi: “A causa della novità di questi prodotti, non sono disponibili studi epidemiologici a lungo termine. La personalizzazione delle sigarette elettroniche, inclusi i livelli di potenza, il contenuto di liquidi elettronici e l’abbondanza di aromi, rende difficile la regolamentazione dei prodotti”.

Gli autori proseguno: “È diventato sempre più evidente che i sistemi elettronici di somministrazione della nicotina sono in continua evoluzione. Pertanto, la comprensione dei loro effetti sulla salute è fondamentale […]”.

In sintesi

Le sigarette elettroniche sono state anche commercializzate come ausili per smettere di fumare; sebbene la Food and Drug Administration (FDA) statunitense non abbia approvato le sigarette elettroniche come aiuto alla cessazione, l’industria a volte ha posizionato i propri prodotti in quel modo.

Rispetto al cerotto la loro efficacia nel ridurre il consumo di nicotina è assente. Anzi si è osservato che gli adolescenti che iniziano a svapare sono più propensi poi a diventare dipendenti dalle sigarette.

La tossicità del vapore di sigaretta elettronica rimane poco conosciuta, con alcuni piccoli studi che suggeriscono una potenziale tossicità cardiopolmonare. Con l’eccezione della nicotina, la maggior parte dei componenti di e-liquid elencati sono nell’elenco della FDA è generalmente considerato sicuro (GRAS). Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte delle sostanze chimiche nell’elenco GRAS erano intese come componenti alimentari e un aspetto chiave dell’atto GRAS è che “la sostanza deve essere ‘generalmente riconosciuta’ come sicura alle condizioni della sua destinazione d’uso”.
Molti componenti del GRAS non sono stati testati per la tossicologia per inalazione e il loro impatto sul sistema polmonare è sconosciuto.

Numerosi studi hanno scoperto che acetaldeide, acroleina, diacetile e formaldeide si formano dopo lo svapo. L’acroleina e la formaldeide sono potenti irritanti e noti cancerogeni.

Le raccomandazioni ai politici

In sintesi ecco l’appello che gli studiosi rivolgono ai responsabili politici di ogni nazione:

  • Adottare misure per ridurre l’accesso dei giovani alle sigarette elettroniche, inclusa la rimozione di tutte le sigarette elettroniche aromatizzate
    · Limitare la commercializzazione di sigarette elettroniche ai giovani nelle piattaforme online
    · Offrire programmi atti a smettere di fumare per i giovani che comprendano anche le e-cig
    · Includere nella formazione dei medici anche programmi sui rischi a breve e lungo termine dello svapo
    · Incorporare anche le sigarette elettroniche nelle leggi che regolano il fumo nei luoghi chiusi.

Conclusioni

“Gli adolescenti che iniziano a svapare possono restare dipendenti per tutta la vita e, al momento, non si sa quali malattie potrebbero sviluppare nel corso della loro vita; i medici possono aiutare a educare genitori e bambini sui pericoli dello svapo, oltre a promuovere leggi più severe per vietare la vendita e la commercializzazione di sigarette elettroniche agli adolescenti”, hanno concluso gli autori.

 

https://www.ilgiornale.it/news/salute/cos-sigarette-elettroniche-possono-danneggiare-i-polmoni-2062268.html