Fisco, il redditometro inasprisce i controlli

Fisco, il redditometro inasprisce i controlli

Il redditometro diventa il nemico numero uno dei contribuenti: ecco cosa fare per difendersi dagli accertamenti
Franco Grilli – Mar, 22/11/2016

Di fatto, come sottolinea il sito delle Pmi, piccole e medie imprese, non basterà più superare la presunzione di reddito non dichiarato per evitare una sanzione fiscale in caso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Andiamo con ordine: quando viene effettuato un accertamento bisogna dimostrare la spesa per gli incrementi patrimoniali. Ma da questo momento non basterà più testimoniare la capacità di reddito.Non serve mostrare l’origine del denaro, ovvero da dove provengono i soldi, contestualmente bisognerà mostrare come quelle cifre siano state impiegate nelle proprie spese.

A stabilirlo è una nuova sentenza della Cassazione che ha completamente ribaltato un’altra sentenza del 2015. Secondo la Cassazione, infatti, anche se i contribuenti non sono non obbligati alla tenuta di scritture contabili devono comunque provare il nesso tra tenore di vita e disponibilità di risorse. Di fatto adesso spetterà soltanto al contribuente, come ricorda pmi.it, l’infondatezza della presunzione. Se il reddito dichiarato non rispecchia il tenore di vita allora servirà una lunghissima documentazione sulle singole spese per evitare la stangata fiscale.