“Castelvenere Valdese – Storie e Personaggi nell’epocale trasformazione da borgo a paese”

COPERTINA LIBRO CASTELVENERE VALDESE

Domenica 20 dicembre – Ore 10.00

Le Edizioni Realtà Sannita presentano il libro “Castelvenere Valdese – Storie e Personaggi nell’epocale trasformazione da borgo a paese” di Michele Selvaggio e Pasquale Carlo
Le Edizioni Realtà Sannita chiudono l’anno con un interessante quanto corposo volume di 384 pagine dal titolo “Castelvenere Valdese – Storie e Personaggi nell’epocale trasformazione da borgo a paese”, scritto a quattro mani da Michele Selvaggio e Pasquale Carlo.
La presentazione del libro è programmata per domenica mattina 20 dicembre, alle ore 10.00, presso il Salone del Polo Scolastico in via Scavi a Castelvenere.
Introdotti dai saluti di Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere; Giovanni Fuccio, editore di Realtà Sannita; Mirella Fabbri, scrittrice e Annamalia Villaccio, presidente del Rotary Club Valle Telesina, interverranno insieme agli autori: Valeria Taddeo, direttrice dell’Archivio di Stato di Benevento; Antonio Conte, già senatore della Repubblica, presidente provinciale dell’Anpi di Benevento e mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca.
Coordineranno i lavori i giornalisti Luciano Lombardi e Marzio Di Mezza.
Dalla quarta di copertina
Religione popolare, cattolicesimo ed eresia nella storia di una comunità religiosa misconosciuta del Sannio telesino. Misto difficile da decifrare tra convivenza, convenienza, tolleranza, sospetto e ostilità. Il pretesto per una microstoria annalistica, che ricostruisce l’intera storia di Castelvenere. Indagine sociologica, economica, linguistica, geografica, culturale, religiosa, urbanistica e archeologica in cui ogni componente è organica e reciproca all’altra. Una storia e una cultura totalmente dimenticate e, finalmente, restituite non solo ai castelveneresi ma all’intera civiltà sannita.
Pasquale Carlo. Obbligato da una implacabile memoria genetica – a Castelvenere, su queste viti e su questa Gente, passano le nuvole più belle, non v’è migliore altrove -, deve alla fecondità della sua scrittura, al radicamento ossessivo al suo territorio e alla passione per lo studio della viticoltura la candidatura ineluttabile a diventare toponimo vennerese. Così.
Michele Selvaggio. Inizialmente incerto tra seguire Dio per paura degli uomini, o gli uomini, ma non per paura di Dio, ha scelto di fare il medico per aiutare a vincere le incertezze in quel disordine senza nome che esiste tra gli uomini e Dio. A volte si distrae da questa scelta e scrive libri di Storia. Così.