Premio Strega 2015

I FINALISTI
L’appuntamento è per la sera del 2 luglio, dalle nove, quando i giurati del premio Strega, il più famoso e chiacchierato d’Italia, sceglieranno il vincitore tra i 5 scrittori finalisti. La coda di polemiche, lacrime, delusioni, rumors e litigi della loro decisione è scritta fin da ora. Ma fa parte del gioco. Funziona così dal 1947, anno della prima edizione. Nella cinquina del 2015: un’unica donna (forse) – la misteriosa Elena Ferrante, la cui vera identità non è mai stata svelata – e quattro uomini. In attesa del verdetto, ve li presentiamo in breve.

PremioStrega2015

Il favorito: Nicola Lagioia
Il suo “La ferocia” (Einaudi) è uno dei libri dell’anno: tanto amato quanto odiato, incensato da alcuni recensori, affossato senza pietà da altri critici. E’ un romanzo dallo sfondo noir, ambientato in Puglia, regione d’origine dello scrittore. Si apre con la morte violenta di una donna e prosegue con un ritratto impietoso di corruzione, speculazione edilizia e incastri loschi di una potente famiglia pugliese con la politica e l’economia. Non mancano morbosi retroscena famigliari. Per stomaci forti.
La conferma: Mauro Covacich
La formula del suo successo: racconto autobiografico mescolato a fatti di cronaca e a una visione onesta (e pungente) della società italiana. Dopo aver raccontato la separazione dalla moglie in “Prima di sparire” (Einaudi) e la vita di un’infermiera che pratica l’eutanasia in “A nome tuo” (Einaudi, da cui Valera Golino ha tratto il film “Miele”), Covacich porta allo Strega “La sposa” (Bompiani), una raccolta di storie ispirata a fatti veri, come quella dell’artista Pippa Bacca, che girava i Balcani in abito nuziale. Toccante.
Il cult: Elena Ferrante
Il caso letterario degli ultimi anni, l’autrice/autore protagonista senza volto (nessuno infatti è mai riuscito a scoprire la vera identità dietro lo pseudonimo) di una lunga scalata alle classifiche, anche all’estero. Ultimi paesi conquistati: Stati Uniti e Brasile. È in gara con “Storia della bambina perduta” (E/O), capitolo finale della saga dell’Amica geniale. Dove Elena e Lila, legate fin da bambine, si ritrovano adulte, sempre più legate l’una all’altra. Una storia sulla difficile arte dell’amicizia femminile.
L’emergente: Fabio Genovesi
È uno dei nostri preferiti (l’abbiamo segnalato qui), e con il suo “Chi manda le onde” (Mondadori) si è già portato a casa lo Strega Giovani. Poi è entrato anche in cinquina. Ha detto: «Scrivo per chi legge: né per i premi, né per i critici, neanche per me. Lo Strega è importante, dà visibilità, ma per me il lettore conta più di tutto». Ci piace.
La sorpresa: Marco Santagata
Dante e Beatrice, proprio loro. Sono i protagonisti di “Come donna innamorata” (Guanda), in cui Santagata, studioso di letteratura italiana e quindi espertissimo in materia, immagina il sommo poeta nella vita quotidiana, alle prese con le trame della politica fiorentina, con la moglie Gemma e l’amico Guido Cavalcanti. E ci svela che Beatrice era magnetica, ma non bellissima. Poetico.
di Francesca Reboli
Premio Strega 2015, trionfo per Lagioia – Sul podio anche Covacich e la Ferrante
Lo scrittore barese raccoglie 145 voti con il suo complicato “La ferocia”
Nicola Lagioia stravince il Premio Strega 2015 con 145 voti per “La ferocia” (Einaudi). Al secondo posto Mauro Covacich con “La sposa” (Bompiani), con 89 voti, e al terzo la scrittrice misteriosa Elena Ferrante con “Storia della bambina perduta” (E/o), 59 voti. Seguono, pari merito con 37 voti, Fabio Genovesi, già vincitore del Premio Strega giovani, con “Chi manda le onde” (Mondadori), e Marco Santagata con “Come donna innamorata” (Guanda).
“Dedico a Chiara, mia moglie, la vittoria e questo libro. Senza di lei ‘La ferocia’ non sarebbe stato possibile”, ha detto Lagioia. “Questo romanzo è stato una scommessa: ho sempre lavorato con l’alito del fallimento sul collo, ma ho voluto scrivere un libro pieno di sfumature letterarie e meno paraculo che potevo. L’importante è fidarsi della letteratura – ha aggiunto -: fai quel che devi, succeda quel che può, come ha detto Goffredo Fofi”.
Lo scrittore ha fatto anche riferimento alla situazione greca spiegando che “la ferocia, come il titolo del libro, è quello che sta accadendo ora in Grecia”. “Stiamo sulla stessa barca, se fallisce la Grecia fallisce anche la Germania”. Su 460 aventi diritto al voto si sono espressi in 368 (l’80,21%), dei quali 276 con voto elettronico e 92 con voto cartaceo; una scheda nulla. A presiedere il seggio Francesco Piccolo, vincitore della scorsa edizione del Premio Strega.
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