La Suzuki rispolvera un nome, Baleno

Ritorna la Baleno
SARO’ DA VOI IN UN BATTI-BALENO

ASCOLI PICENO – La Suzuki rispolvera un nome, Baleno, per presentare la sua utilitaria compatta sul mercato Italiano. La neonata vettura giapponese è disponibile con 2 Motori a Benzina (1000 da 112 cv, 1200 da 90 cv disponibile anche nella versione Ibrida SHVS), negli allestimenti B-Easy, B-Cool, B-Top, S. Esternamente lunga quattro metri e alta 147 cm, la Suzuki Baleno ha proporzioni equilibrate e un frontale caratterizzato da parafanghi dalle forme marcate e dal cofano attraversato da due lunghe nervature, che proseguono idealmente la forma a “U” della mascherina. La parte posteriore è dominata dal lunotto molto inclinato, sormontato da un vistoso spoiler, molto belli i gruppi ottici posteriori tondeggianti, con luci a led e fari allo xeno i gruppi ottici a goccia anteriori. A bordo, sembra quasi di entrare in una macchina più grande di un’utilitaria: gli interni della Suzuki Baleno sono spaziosi, con le poltrone anteriori ampie e ben conformate e il divano adatto anche a tre adulti, con parecchio agio per le gambe. La plancia e la consolle hanno un aspetto ordinato, ma il colore nero dominante.Ottimo invece, lo schermo di 7” tattile ad alta definizione del sistema multimediale (di serie per la B-Top e la S, mentre sulla B-Easy e la B-Cool vi è il sistema radio) e quello a colori di 4,2″ nel cruscotto, che fornisce le informazioni di viaggio, tra cui i valori istantanei di coppia e potenza del motore, i dati di accelerazione e di frenata. Apprezzabile, invece, la possibilità di connettere al sistema multimediale di bordo gli smartphone che utilizzano la tecnologia MirrorLink e gli iPhone con applicazione Apple CarPlay, e di visualizzare le immagini delle retrocamera. Il baule è grande (355 litri), e ben modulabile. Ed ora il momento del test drive: la Suzuki Baleno Guidata è stata la 1200 SHVS B-Top da 18201 €. La Suzuki torna al passato con unso guardo al futuro riprendendo il nome Baleno, usato per una berlina compatta prodotta dalla casa giapponese da metà anni ’90 fino all’inizio degli anni 2000. Il nuovo prodotto della casa del Sol Levante è una vettura bella ed elegante che fa fare un balzo in avanti a Suzuki. Su strada la Baleno è comoda e confortevole, molto maneggevole, i sistemi di ausilio al parcheggio sono funzionali, il cambio è molto morbido e fluido, lo sterzo è preciso. Ma è sotto il cofano che la Baleno ha la novità più importante. Il 1200 a Benzina da 90 cv è equipaggiato con il sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki), che rappresenta una tecnologia ibrida semplificata, finalizzata all’abbassamento dei consumi e delle emissioni. In sostanza, il motore è accoppiato a una batteria agli ioni di litio, molto potente, che alimenta un generatore che esercita tre funzioni: motorino di avviamento, motore elettrico di supporto e alternatore (per caricare sia la batteria tradizionale, sia quella compatta di 6,2 kg agli ioni di litio ad alte prestazioni, che non toglie spazio al vano bagagli perché è posta sotto il sedile di guida). Collegato al quattro cilindri mediante una cinghia, in accelerazione il generatore “dà una mano” al 1.2, mentre nei rallentamenti ricarica l’accumulatore. Questo permette, come in ogni motore ibrido, di ridurre al minimo consumi ed emissioni. Infine il listino prezzi: si va da 14100 € della 1200 B-Easy per arrivare a 19000 € della 1000 S Automatica (Benzina).

Bruno Allevi

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