La farsa Sistri diventa interminabile

La farsa Sistri diventa interminabile

Quando è troppo è troppo. Ci risiamo, ma c’era da aspettarselo, lo avevamo già previsto lo scorso anno e non siamo stati smentiti. Si, anche quest’anno il Sistri (Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti), nato nel 2009 per “permettere l’intera informatizzazione della filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la regione Campania”, non è partito, con il Milleproroghe, di nome e di fatto in questo caso, è stato prorogato al primo gennaio 2017. Pontelandolfo, come tutti i comuni e gli operatori nel settore rifiuti campani non sanno come liberarsi da questo oneroso fardello che rappresenta solo un grave spreco di risorse. Non dimentichiamo le parole dette lo scorso anno dal Presidente di Confartigianato Trasporti Genedani, che rompendo ogni indugio definì il Sistri “un malato grave e che la malattia sia terminale dipende dall’onestà intellettuale di chi ne è responsabile”. Il già allora ministro dell’ambiente Galletti dichiarò che il Sistri è “obsoleto dal punto di vista tecnologico”. Il ministro aggiunse che il Sistri sarebbe stato sostituito da un nuovo sistema. Ricordiamo che la Selex, aggiudicataria della gestione del nuovo sistema di tracciamento dei rifiuti a novembre del 2014 disdisse il contratto. La gara per il nuovo gestore è stata chiusa il 5 agosto (il capitolato d’appalto prevedeva la chiusura il 30 giugno. Ma ad oggi la nuova gestione non è stata ancora affidata, anche se in più interviste il ministro Galletti ha ribadito e sostenuto, con assoluta certezza, l’entrata in vigore del nuovo sistema Sistri il primo gennaio 2016. Che pensare, che dire, che fare. Siamo in totale confusione. Il cataclisma Sistri e tutte le sue incertezze, è un mostro in continua evoluzione che continuerà ancora per un po’ di tempo a tormentare i soggetti che operano nella filiera dei rifiuti urbani. Per tutto il 2016, dunque, nulla cambierà rispetto al 2015, si proseguirà con la gestione cosiddetta “a doppio binario”, cioè, rimarrà obbligatorio l’utilizzo dei registri e formulari per la tracciabilità cartacea dei rifiuti, mentre sarà facoltativo l’utilizzo del Sistri per la tracciabilità informatica. Arrivederci alla prossima puntata.

Gabriele Palladino